Gli italiani sono analfabeti informatici

La notizia di cui parliamo in questo articolo è sicuramente troppo allarmante: secondo uno studio condotto dall’Ocse, anche se solo l’1,5% degli italiani è analfabeta e quindi non sa né leggere né scrivere, se si considera l’alfabetizzazione informatica i dati diventano davvero preoccupanti: il 50% della popolazione non è in possesso di un PC e non è in grado nemmeno di effettuare funzioni di base come la navigazione su Internet.

Sicuramente, l’Italia non è un paese con un’ infrastruttura adeguata per quanto riguarda la rete Internet a banda larga. Spesso abbiamo parlato della questione del digital divide e del fatto che in alcune zone d’Italia non è garantita la copertura ADSL e nemmeno 3G. Ma la rete inadeguata e la poca conoscenza degli strumenti informatici danno origine ad un circolo vizioso pericoloso.

Paolo Ferri, docente di Teorie e tecniche dei Nuovi Media all’università Bicocca di Milano ha spiegato che il nostro Paese deve affrontare il problema delle mancate infrastrutture ma anche un problema culturale , visto che sono diversi i cittadini italiani che usano poco il personal computer, ma allo stesso tempo hanno sempre il cellulare in mano.

Sicuramente, l’importanza dell’esito di questo studio non è quella di sapere che milioni di italiani non sono in grado di accendere un PC e registrarsi su Facebook. Il punto è che la tecnologia sta entrando a far parte della vita quotidiana: il lavoro qualificato, le commissioni da sbrigare, le prenotazioni di visite mediche e altro ancora saranno possibili tra qualche anno solo a coloro che sono in grado di usare il computer.

Il mondo va avanti e tante operazioni saranno rese disponibili online, ma non tutti saranno in grado di approfittarne.

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