Come potremmo definire Giuliano Melani, un agente finanziario di 51 anni, che ha acquistato con i suoi soldi e per la bellezza di 20 mila euro, un’intera pagina sul Corriere della Sera, il più grande quotidiano italiano, per esortare tutti gli italiani a comprare titoli di stato, anche a tasso zero, pur di salvare l’Italia? E’ certamente un patriota, il quale, raggiunto dai cronisti, che gli chiedono al telefono il perchè dell’iniziativa, risponde semplicemente che se ognuno comprasse titoli di stato per 4500 euro a testa, sarebbe assorbito tutto il debito di prossima scadenza, salvando di fatto l’Italia e ci tiene anche a precisare sulla solidità dei titoli.
Egli stesso, afferma, il prossimo lunedì andrà ad acquistare titoli per 20 mila euro. Un appello accorato a tutti i connazionali, che ha un suo fondamento di verità, aldilà delle suggestioni più o meno patriottiche. I nostri BTp sono solidi e non esiste la possibilità che lo stato italiano fallisca. Oggi, il rapporto tra debito e pil in Italia è al 120%, ma dovremmo ricordarci che esso è compreso tra il 105% e il 120% da quasi venti anni, quindi, non si tratta di una novità e, anzi, da questo punto di vista, l’Italia ha dimostrato di avere una capacità di gestione di un problema così grande, che forse non avrebbero stati del calibro della Germania.
Questo basta per affermare che il problema non esiste? Certamente, no. L’Italia ha un rischio che si chiama crescita zero e che in assenza di un risanamento reale, potrebbe fare schizzare in alto il rapporto già squilibrato tra debito e pil. Ma si tratta, appunto, di mettere in atto misure che vadano nella direzione di tagliare le spese, nonchè di rilanciare la crescita della ricchezza.
Non sarà semplice violare lo “status quo” su cui si regge l’immobilismo italiano, ma che si parli di rischio default per il nostro Paese è un fatto che sembra più dimorare nelle teste di chi non ci conosce. Chi ha soldi, approfitti di tassi così alti per investimenti, di fatto, sicuri.
