Il Politecnico di Milano scende in campo, o meglio su strada, per la ricerca nel settore degli pneumatici. E’ un “accordo laboratorio”, un vero e proprio “Joint Labs” che punta a spingere la ricerca del pneumatico verso nuove frontiere tecnologiche, quello che è stato siglato tra l’ateneo di Milano e il Gruppo Pirelli.
A siglare l’accordo, della durata triennale l’amministratore delegato della Pirelli, Marco Tronchetti Provera e il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone.
Tre le direttrici di ricerca, previste dall’intesa, su cui il Politecnico si impegna a lavorare: i pneumatici da F1 con lo studio di modelli matematici che simulano il comportamento delle mescole sui fondi stradali dei vari circuiti; la ricerca sui materiali innovativi (con particolare attenzione alla de-vulcanizzazione dei pneumatici a fine vita, nanocariche e biopolimeri); la progettazione di “pneumatici intelligenti” che grazie ad un chip sono in grado di “interpretare” le diverse condizioni del fondo stradale e di interagire con il sistema frenante. “Cyber Tyre”, questo il nome dello pneumatico intelligente, in grado di adattarsi alle caratteristiche del fondo su cui il Politecnico si impegna a lavorare nei prossimi tre anni.
“Non più partner a cui trasferire i risultati delle nostre ricerche e licenziare i nostri brevetti, ma partner con cui fare un percorso di crescita, con cui condividere esigenze e competenze, che guidi le direzioni industriali della ricerca apprezzandone i risultati”. Così il Rettore del Politecnico ha commentato la sigla dell’accordo che apre alla ricerca e alla formazione in Brasile, Cina e Messico, dove la multinazionale italiana è già presente. Circa quindici i ricercatori che verranno coinvolti nel progetto per i prossimi tre anni.