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Dal G20 ottimismo sulla crisi economica: scendono i tassi d’interesse, niente referendum in Grecia

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Giancarlo Sali

Altra giornata importante quella di ieri per la politica e l’economia di tutto il Mondo. Dal G20 di Cannes fuoriesce un nuovo moderato ottimismo sulle soluzioni alla crisi economica mondialeLa Grecia è stata “costretta” a rinunciare al referendum sui nuovi aiuti offerti dall’Unione Europea, perché la situazione interna drammatica richiede decisioni immediate (il governo socialista lascerà presto spazio ad uno di larghe intese e comunque lo Stato ha ad oggi  in cassa per il suo funzionamento soldi soltanto fino alla metà di Dicembre).

Silvio Berlusconi, accompagnato da Giulio Tremonti, nell’illustrare ai leader mondiali il maxi-emendamento allegato al ddl di stabilità, ha confermato l’impegno italiano a raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013 e a realizzare nei tempi stabiliti tutte le mosse previste nella lettera all’Ue della scorsa settimana. Il Presidente del Consiglio però deve risolvere ulteriori problemi in casa propria, con i dissidenti del Pdl che chiedono sempre più insistentemente un suo passo indietro e due di loro che sono addirittura passati all’Udc. Lo stesso Presidente della Repubblica Napolitano mantiene alta l’attenzione prima di poter prendere una posizione.

L’altra notizia importante di ieri, arrivata proprio in concomitanza col G20 di Cannes, è stata la decisione, inaspettata quanto positiva, della Bce, ora guidata dal nostro Draghi, di abbassare i tassi d’interesse dello 0,25%, da 1,50% a 1,25%. Questa mossa ha generato un sospiro di sollievo per tutte le economie europee costrette a fronteggiare importanti debiti pubblici, a cominciare proprio dall’Italia. Tale notizia ha fatto schizzare le borse (finalmente!) in positivo: Milano ha chiuso con un bel + 3,23%, poco sopra rispetto alle altre europee. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi a dieci anni è sceso invece soltanto di 8 punti rispetto a ieri, passando da 436 a 428.

Ci auguriamo che l’ennesima riunione tra gli Stati, che ha portato ieri ad ulteriori risoluzioni, stavolta conduca finalmente a qualcosa di concreto e di positivo nella strada che mira a contrastare la crisi economica mondiale e che, sfruttando anche l’intelligente mossa di Draghi, la prima da neo-guida della Bce, per una volta anche l’Italia non rovini tutto con le proprie beghe politiche, che rischiano sul serio di danneggiare milioni di cittadini.

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Giancarlo Sali