La salute del nostro corpo è strettamente correlata alla sana e buona alimentazione, questo status è collegato non solo allo stare bene, ma anche alla longevità. Ciò che ancora si tende a ignorare o a sottovalutare è la quantità dei cibi che si devono assumere con la quotidiana alimentazione.
Mangiare bene è sicuramente sinonimo di buona salute, medici e nutrizionisti ripetono da anni che gli alimenti genuini e sani come frutta e verdura per esempio, sono ottimi alleati della nostra salute. Alimentarsi in modo corretto ed equilibrato ci aiuta a vivere meglio e più a lungo, a patto che si faccia attenzione alle quantità che siamo soliti mettere nel piatto. Attenzione dunque a preparare porzioni moderate a tavola.
Ad affermare il concetto sopra citato arriva anche la conclusione del dipartimento di biologia molecolare e cellulare dell’Università di Goteborg, in Svezia. I ricercatori che si sono occupati di questo studio hanno difatti scoperto che il normale processo d’invecchiamento del nostro corpo, può essere rallentano dall’enzima perossiredossina 1.
Questa sostanza, di fatti, hanno evidenziato i ricercatori, ha il potere di rallentare l’ossidazione cellulare all’interno del nostro corpo. Al contempo, questi si sono resi conto che questo enzima, con l’andare degli anni il nostro organismo la produce sempre meno, questo a causa del processo d’invecchiamento.
Al contempo gli studiosi hanno anche scoperto che l’associazione dell’enzima Srx 1, può frenare il processo d’invecchiamento e favorire l’azione benefica della perossiredossina 1. L’Srx 1 però ha valore e accresce la sua potenzialità solo se si riducono le calorie assunte quotidianamente a tavola.
Questo dimostra che la longevità è strettamente correlata all’alimentazione ma anche e soprattutto, all’apporto delle calorie. Insomma con l’andare del tempo è importante imparare a diminuire e moderare le dosi dei piatti che portiamo nella nostra tavola; assumere poche calorie garantisce un’aspettativa di vita più lunga e longeva.