Impiegato Apple Store licenziato per un post su Facebook

Apple ha spesso confermato l’ossessione per la propria immagine. I lavoratori di casa Cupertino non vogliono che si parli male del loro marchio, ma cercano di abbinarlo sempre a parole eccezionali e innovative. Questa politica fu imposta sicuramente dallo scomparso Steve Jobs che non ammetteva nessuna critica, almeno all’interno della grande famiglia. Difatti, se all’esterno le opinioni altrui non si possono comandare, fra le mura della Apple non si deve assolutamente screditare o criticare il famoso marchio.

Questa fondamentale regola vale per qualsiasi persona che indossa, simbolicamente o realmente, un tesserino dell’azienda. La legge, quindi, è estesa anche a coloro che si occupano di avere un contatto con i fedeli della mela: gli impiegati degli Apple Store.

Quando si fa parte del marchio, la sua “ombra” segue gli addetti ovunque. Difatti, non solo non si può criticare la Apple all’interno degli store, ma nemmeno al di fuori. Una nuova vicenda conferma la fermezza dell’azienda sotto quest’aspetto. Un impiegato di un Apple Store londinese, di nome Crisp, è stato licenziato in tronco per aver pubblicato un commento negativo sul proprio profilo di Facebook.

Il giovane lavoratore ha provato immediatamente a fare ricorso, ma non ha ottenuto esiti positivi. La motivazione è molto chiara: Apple ha sempre sottolineato che un’ipotetica divulgazione dei dettagli dei prodotti, insieme alle critiche verso il marchio, erano comportamenti inammissibili.

Il ragazzo ha sicuramente commesso un grosso sbaglio, ma per difendersi ha cercato di far capire che il messaggio diffuso su Facebook non era di dominio pubblico ma privato. Peccato che un suo collega abbia deciso di renderlo collettivo scattando uno screenshot che poi ha inviato al capo reparto.

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