Patrimoniale e prelievo forzoso dai conti corrente e dai depositi bancari: sono queste alcune delle misure al vaglio del governo da varare questa sera nel corso del Consiglio dei Ministri straordinario convocato da Berlusconi. Il premier sembra essersi convinto a mettere in pratica interventi “da sempre contrari” al suo modo di vedere: la situazione però richiede provvedimenti drastici e soprattutto li attendono l’Europa e il presidente Napolitano.
Il Capo dello Stato ieri era stato esplicito nel richiedere “decisioni efficaci subito” e Berlusconi sembra voler raccogliere il suo invito. Il presidente del Consiglio vorrebbe arrivare al G20 in programma domani già con un decreto approvato dal Cdm che si terrà molto probabilmente questa sera alle 20: le opposizioni all’interno della maggioranza però non sono univoche e a nulla è servita la riunione interministeriale di oltre cinque ore che si è tenuta in mattinata.
A scontrarsi contro il premier ancora una volta è Giulio Tremonti: il ministro dell’Economia non sembrerebbe d’accordo con i provvedimenti a cui sta pensando Berlusconi che a sua volta identifica il responsabile del Tesoro come “un traditore” e lo avrebbe etichettato come il colpevole della poca fiducia che i mercati hanno dell’Italia. Alla base dello scontro la volontà del premier di varare durante il Cdm un decreto con alcuni dei provvedimenti presentati nella lettera inviata all’Unione Europea: un modo per cercare di placare i mercati e arginare la crisi. Tremonti però si oppone al decreto e spinge per un unico maxiemendamento con voto secco in Parlamento per evitare che ci possa essere un aumento della spesa. Una diversa visione dello stesso problema che al momento impedisce di capire con chiarezza quale sia la strada che intraprenderà il governo; al momento fonti interne all’esecutivo fanno sapere che nulla ancora è deciso e che sono tre le ipotesi al vaglio: maxiemendamento alla legge di Stabilità, un disegno di legge e un decreto legge con le misure più urgenti.
Intanto Napolitano continua ad ascoltare tutte le forze parlamentari e oggi ha avuto incontri con rappresentati di tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione. Il Capo dello Stato sta cercando di trovare il più largo consenso possibile verso provvedimenti diventati ormai improrogabili.