202 volte Leo Messi!

Questo martedì primo novembre rimarrà impresso nella storia del calcio come una data storica, una data da segnare col cerchietto rosso sul calendario. Questa è la serata in cui uno dei giocatori più forti della storia, forse “il” giocatore, più forte di sempre (di questo potremo parlarne a fine carriera), ha sfondato l’ennesima barriera, siglando a 24 anni e una manciata di mesi, il gol numero 200 e, mai sazio, è arrivata la tripletta, che l’ha portato a quota 202 gol in 287 presenze con la maglia blaugrana.

Sono passati sei anni dal suo primo gol con i Campioni di Spagna e d’Europa, un gol arrivato il primo maggio 2005, ad appena 17 anni, e in mezzo tanto altro: Undici titoli nazionali, sei internazionali, due palloni d’oro, una scarpa d’oro, un FIFA World Player. Ma non si può parlare solo di marcature e premi vinti. I tabellini, d’altronde, raccontano tanto, ma non possono dirci nulla sulla poesia, sulle emozioni che il calcio di questo ragazzo alto appena 169 cm può regalarci. Non ci spiegano, ad esempio, di come uno alto come lui possa saltare tanto in alto durante una finale di Champion’s League, per raccogliere un cross di Xavi e imbucare un portiere che lo supera di ben 30 cm.

Non ci raccontano i gol sfumati di un nonnulla, che fanno saltare sulle sedie tutti gli appassionati di calcio. E nemmeno ci spiegano di come si possa saltare l’intera difesa del Real Madrid e insaccare alle spalle del più forte portiere al mondo, facendola apparire la cosa più semplice che si potesse fare.

Duecentodue gol, ottantaquattro assist, e migliaia di cross, milioni di dribbling e giocate magiche.

Signori, questo è Lionel Messi, il Dio del Calcio.

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