Una giornata drammatica per le finanze dell’Europa: le borse continentali scendono vertiginosamente travolte dalle notizie che arrivano dalla Grecia e dalla poca fiducia che è data all’Italia. La Borsa di Milano crolla chiudendo a -6,8%, ma non molto meglio fanno Londra e Francoforte, mentre vola lo spread tra i titoli italiani e quelli tedeschi che tocca la quota record di 459 per attestarsi poi sui 448 punti. A pesare sulla borse continentali il referendum indetto dal governo greco sul piano di salvataggio concordato con l’Europa.
Il giorno di panico vissuto dai mercati continentali, con quello italiano a guidare la fila dei tracolli, spaventa l’opposizione che torna a chiedere con decisione le dimissioni di Berlusconi e la nomina di un nuovo governo guidato da una personalità che sia capace di infondere sicurezza alle istituzioni europee.
In prima fila c’è il Partito Democratico, con il segretario Bersani che ha avuto un colloquio telefonico con il Capo dello Stato e i leader degli altri partiti di opposizione (Di Pietro e Casini). Napolitano ha espresso la propria preoccupazione per la situazione vissuta oggi e ha trovato la disponibilità del Pd ad assumersi la responsabilità di far parte di un governo che possa affrontare l’aggravarsi della crisi finanziaria italiana. Di nuovo esecutivo parla anche Luca Cordero di Montezemolo secondo cui “l’Italia è entrata in una fase di drammatica emergenza” che potrebbe peggiorare nei prossimi giorni, “trascinando il paese in una spirale da cui sarà sempre più difficile uscire”. Proprio per questo Montezemolo chiede al premier di prendere atto di una situazione in cui “solo un governo che raccolga dietro di sé un amplissimo schieramento di forze politiche può dare concreta applicazione a un piano di salvataggio”.
Di un governo di “ricostruzione nazionale” parla Futuro e Libertà con Bocchino che dice che “è arrivato il momento di stringerci come italiani e di rimboccarci le maniche per dimostrare all’Europa che siamo ancora all’altezza di sedere al suo tavolo”; l’Italia dei Valori con il leader Antonio Di Pietro vede un’anomalia tutta italiana: “C’è la crisi di credibilità di questo esecutivo – afferma l’ex pm – che è la causa della crisi e non può quindi esserne la cura. L’emergenza è tale che bisogna creare un’alternativa di governo o andare al voto”. La replica della maggioranza è affidata a Fabrizio Cicchitto secondo cui “solo l’attuale governo può affrontare la situazione” perché in caso di nuovo esecutivo “ci troveremmo a fare i conti con una autentico salto nel buio”.