Se credete che Kinect sia “soltanto” un sensore videoludico che ci permette di giocare ai vari titoli che lo supportano senza l’ausilio di alcun controller, sbagliate di grosso. Microsoft, infatti, sta studiando la tecnologia che ha utilizzato per creare quello che poco più di un anno fa chiamavamo ancora project Natal, per svilupparla anche in ambito business.
A tal proposito Alex Kipman, il capo programmatore proprio del sensore di movimento, ha dichiarato: “Vi posso garantire che da qui a un anno, applicazioni educative, accademiche e commerciali non avranno nulla a che vedere con quelle di oggi!“. La notizia ci arriva direttamente dal prestigioso Financial Times che ha riportato le attività dell’azienda di Redmond proprio in questo ambito. Microsoft, infatti, avrebbe interpellato oltre 200 aziende, impiegati nei più disparati settori merceologici e provenienti da circa 25 Paesi differenti per poter sviluppare in diversi ambiti il suo Kinect.
Si tratta di aziende impiegate, come vi dicevo, nei più differenti campi, dall’educazione, all’industria automobilistica o alla pubblicità solo per fare qualche esempio. Ed è così che proprio grazie a questa tecnologia la famosa casa automobilistica giapponese Toyota ha creato uno showroom virtuale visitabile proprio tramite l’ausilio del Kinect, mentre in Spagna il gruppo Tedesys è riuscito addirittura a creare un sistema innovativo per far si che i chirurghi possano accedere alle cartelle dei pazienti (e quindi a tutte le informazioni che possono loro servire) direttamente nella sala operatoria nel corso degli interventi, il tutto con un breve cenno di mano.
Due soli esempi che possono mostrare come Kinect non sia solo un sistema videoludico ma anche una vera e propria possibilità di sviluppo le cui potenzialità ci sono ancora sconosciute.