Il gruppo Fiat è al centro di vicende mediatiche di ogni genere: ogni movimento che viene fatto da Sergio Marchionne per permettere a questa società di andare avanti nonostante i tanti problemi che affronta l’economia italiana, viene messo sotto accusa.
Comunque, il suo operato negli Stati Uniti non è assolutamente criticabile, visto che l’acquisizione di Chrysler sta di fatto, salvando il gruppo. Fiat ha, di recente, diffuso i conti relativi al terzo trimestre del 2011 e si è scoperto che dal mese di luglio a quello di settembre 2011, il gruppo torinese ha ricavato 17,6 miliardi di euro e un utile di 851 milioni di euro. Il fatto degno di nota è che i due terzi di questo ricavato è dovuto alla Chrysler.
Attualmente Fiat dispone di 20,8 miliardi, nonostante l’acquisizione di Chrysler abbia comportato una spesa notevole che aumenta il debito di 5,8 miliardi. Se si analizzano i ricavi ottenuti dal gruppo Fiat (marchi Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Fiat Professional e Lancia), iniziano i dolori.
Nel Q3 2011 la società torinese ha ricavato 6,5 miliardi di euro per un totale di 460.400 auto e veicoli commerciali leggeri consegnati. Si tratta di un calo del 4,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2010, tra l’altro molto negativo.
Chrysler e il mercato americano salvano Fiat, ma un fatto assolutamente curioso riguarda i marchi di lusso italiani: Ferrari totalizza un ricavo di 525 milioni di euro, il 17,7% in più del terzo trimestre del 2010, mentre anche Maserati guadagna 142 milioni di euro, in crescita del 6%.