Altre accuse contro l’ex premier della Rivoluzione Arancione, Yulia Tymoschenko. Il vice-procuratore generale Renaty Kuzmin ha comunicato che è stata avviata un’indagine a suo carico per l’accusa di omicidio su commissione ai danni del deputato Yevhen Shcherban, assassinato all’aeroporto di Kiev nel 2006. Secondo l’accusa vi sarebbero prove di un coinvolgimento diretto della Tymoschenko, in quanto gli assassini materiali dell’uomo avrebbero ricevuto denaro da conti intestati sia all’ex premier che all’altro ex premier Pavlo Lazarenko, che si trova attualmente in carcere con l’accusa di frode e riciclaggio.
Alla notizia dell’indagine, la donna ha affermato che si tratterebbe dell’ennesimo tentativo dell’attuale presidente Yanukovich di sbarazzarsi totalmente delle opposizioni con accuse surreali. Già all’inizio di ottobre, Yulia Tymoschenko fu condannata a sette anni per il reato di truffa ai danni dello stato. In pratica, l’ex premier avrebbe pagato a prezzi troppo alti il gas russo, provocando un danno per le casse statali. Un’accusa del tutto risibile, dato che è stato proprio il partito filo-sovietico dell’attuale presidente Yanukovich a insistere in questi anni per un accordo commerciale con i russi. Lo stesso premier russo Putin è rimasto stupefatto della condanna, trattandosi di una sua avversaria politica, incarcerata proprio per essere stata troppo “benevola” con i russi.
L’ennesima accusa contro uno dei più grandi esponenti della Rivoluzione Arancione, che nel 2005 tentò di avviare un processo di democratizzazione del Paese, rappresenta un altro ostacolo nel dialogo tra Ucraina e l’Unione Europea. Già nei giorni scorsi, a seguito della condanna della Tymoschenko, Bruxelles aveva chiesto spiegazioni all’attuale presidente, il quale si era detto persino pronto a concederle la grazia. E’ evidente il tentativo della maggioranza filo-sovietica di screditare le opposizioni con accuse di reati pecuniari ai danni della collettività o, addirittura, di omicidio, in modo da impedire che la cosiddetta “pasionaria” della Rivoluzione Arancione, filo-europea e filo-americana, possa tornare al governo e spostare gli equilibri verso Ovest.
L’Ucraina ha firmato soltanto pochi giorni fa un accordo con la Russia e altri stati della disciolta Unione Sovietica per la ricostituzione di un mercato comune, con la libera circolazione di molte categorie di merci. Tale accordo rappresenta il segno della volontà dell’attuale governo di stringere i rapporti con Mosca, anzichè, con Bruxelles.