Spunta piano di emergenza per Italia e Spagna

A Washington, dove ha sede il Fondo Monetario Internazionale, vi sarebbero contatti in corso con Bruxelles e Francoforte, sedi rispettive della UE e della BCE, per ragionare su un possibile “contingency plan”, ossia un piano di emergenza, che scatterebbe nel caso in cui dovesse peggiorare lo scenario di Italia e Spagna.

Il piano avrebbe subito un’accelerazione, dopo l’asta di due giorni fa a Roma, che ha esitato rendimenti sopra il 6% sui bond decennali. Un livello così alto, se fosse confermato anche nelle aste successive, renderebbe l’enorme debito italiano insostenibile e a quel punto sarebbe l’intera Europa ad essere travolta, viste le dimensioni del nostro Paese, terza economia dell’Eurozona.

Non si hanno ancora dettagli del piano, anche se si sa che la Germania vorrebbe un aiuto dell’Fmi verso Italia e Spagna, come è stato fatto per la Grecia. In realtà, pare difficile che sia questa la direzione da intraprendere. Tuttavia, si ragiona sul tasso di sfiducia sui mercati e se esso sia destinato a migliorare o peggiorare.

Il problema, fanno notare gli analisti, è che il piano di Bruxelles della settimana scorsa è stato salutato con favore dai mercati, ma adesso bisognerebbe conoscere i dettagli sull’organizzazione del nuovo Efsf o sulla ricapitalizzazione delle banche. L’andamento delle contrattazione suggerirebbe, infatti, che dopo una primissima fase di euforia, ne è succeduta una di maggiore prudenza.

Da Roma, il governo non commenta le indiscrezioni su un eventuale piano B, anche perchè non se ne conoscono i dettagli. Si sa solo che il prossimo anno, l‘Italia dovrà collocare sul mercato 440 miliardi di euro e non ci si può permettere livelli di rendimento così stratosferici.

Gestione cookie