Contestazione in Lunigiana: melma contro i politici

Dopo i recentissimi danni provocati dall’alluvione in Liguria e Toscana, lo Stato stanzierà 65 mln di euro per gli aiuti più urgenti. A deciderlo è stato il Consiglio dei Ministri, convocato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Verranno stanziati 40 milioni di euro per lo spezzino e 20 per la Lunigiana. Ad annunciare le recenti decisioni del Cdm è stato il ministro alle infrastrutture Altero Matteoli, che ha parlato con i sindaci della provincia di Massa Carrara: «è molto peggio di quanto potevamo immaginarci».

Intanto il numero dei morti è salito a sette, dopo il ritrovamento a Cassana, frazione di Borghetto Vara, del corpo di un uomo di origine rumena, ospite di un suo connazionale nella giornata di martedì. Vernazza non verrà sgomberata, stando a quanto comunicato ieri, mentre è critica la situazione per i 250 abitanti del centro storico di Mulazzo, che sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni a causa di altre possibili frane.

Oltre a tutto questo, ieri è scoppiata la rabbia di alcuni cittadini colpiti dall’alluvione: ad Aulla sono stati contestati il sindaco Roberto Simoncini, il presidente della regione Enrico Rossi e anche il ministro Matteoli stesso. La contestazione contro Matteoli è partita quando i cittadini che stavano protestando hanno scorto un corteo di 5 auto, in due delle quale si trovavano Matteoli e Simoncini. A quanto pare, però, Matteoli non era l’obiettivo della contestazione: l’uomo da contestare era Simoncini. E’ andata peggio però al consigliere comunale della Lega di Pontremoli, Michele Lecchini, che è stato colpito da un pugno al volto durante la contestazione. Anche il sindaco di Pontemoli, Lucia Baracchini del Pdl, è stata violentemente contestata, con conseguente lancio di fango all’interno della sua autovettura.

Per il ministro, lo stanziamento dei 65 milioni è stato «un primo passo importante, che non inficia comunque la possibilità di aver risorse dal Fondo e dall’Europa». Matteoli ci ha tenuto a dichiarare che il governo è sempre stato vicino in questi giorni alle zone in difficoltà ed «ha fatto tutto quello che c’era da fare, anche se quando ci sono dei morti è sempre poco». Inoltre nei prossimi giorni, il Presidente del Consiglio «verrà in prima persona a visitare le popolazioni».

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