Ancor oggi nel 2011, il tumore alle ovaie è diagnosticato troppo tardi. I dati parlano chiaro 8 donne su 10 scopre di avere il tumore alle ovaie troppo tardi. È stata l’Associazione di oncologia medica che ha lanciato un grido di allarme in questi ultimi giorni. In Italia ogni anno sono colpite da tumore alle ovaie circa 4500 donne, 3000 di queste non sopravvivono. Sono informazioni che ci fanno rabbrividire, purtroppo è questa la triste realtà.
Per quanto la ricerca e la medicina si attuino per sconfiggere questa malattia, spesso la risposta sta nella diagnosi precoce. Da questo punto nasce l’esigenza di ampliare maggiormente le campagne di sensibilizzazione al mondo femminile di eseguire diagnosi e analisi con delle precise scadenze.
Il tumore alle ovaie oggi rappresenta il sesto cancro femminile al mondo, e acquisisce una notevole gravità proprio in virtù di quanto sopra descritto. Il cancro alle ovaie purtroppo non sempre è riconoscibile, tuttavia esistono delle relative cause che dovrebbero far riflettere. Questi i maggiori fattori di rischio indicati alle donne: il fumo di sigaretta si trova sempre ai primi posti come causa della comparsa di vari tipi di tumore; il menarca precoce e il sovrappeso sono anche due fattori di rilievo così come anche la menopausa tardiva e la mancata gravidanza.
Colpisce maggiormente le donne in età avanzata, soprattutto al sopraggiungere della menopausa.
Si rende sempre più necessaria una vera e stretta collaborazione tra i medici oncologici e gli specialisti in ginecologia al fine di diminuire il tasso di mortalità dovuto al cancro alle ovaie. In queste ultime ore di fatti, si sta cercando di mettere in atto un progetto mirato, proprio ad aumentare e migliorare tale collaborazione professionale. L’Istituto Superire di Sanità si è reso artefice di questa promozione medica al fine di contrastare i casi di decessi dovuti a questa grave patologia oncologica.