Chi non ha sentito almeno una volta nella vita la storia di Cappuccetto rosso? La dolce bambina che finisce nelle grinfie del lupo cattivo, il quale alla fine della fiaba viene ucciso dal cacciatore? E chi non ha mai esclamato “crepi” ad un “in bocca al lupo”?
Ad esclusione di alcune antiche popolazioni come i Nativi americani, che si rapportavano ai lupi in maniera egualitaria e che si scusavano con la natura prima di combattere ed eventualmente uccidere un lupo, la nostra cultura pullula di storie, proverbi, credenze legate al mito del lupo cattivo. Da sempre il lupo è visto come l’acerrimo nemico dell’uomo, forse per le sue abilità predatorie, forse per le lotte di territorialità, forse per l’affascinante e impenetrabile universo che questo animale rappresenta, il lupo è stato vittima di crudeli persecuzioni che lo hanno portato all’estinzione in moltissime zone del mondo.
Sebbene oggi il lupo faccia parte delle specie protette in molti paesi e sia riuscito a riprodursi in alcuni di quei territori da cui era scomparso, negli Usa esso viene ancora cacciato in 48 stati su 50.
Eppure dalle ultime ricerche pubblicate sul Wildlife Society Bulletin, il lupo sarebbe fondamentale nel ristabilire l’equilibrio tra le specie. L’animale da sempre perseguitato, potrebbe essere la chiave per ripristinale la biodiversità.
In Canada, alcuni ricercatori propongono di reintrodurre alcuni esemplari di lupi per cercare di salvare la lince, animale ormai in via di estinzione negli Usa. Quest’ipotesi si basa sul tentativo, ben riuscito, fatto nel Parco di Yellowstone, dove il lupo è stato reintrodotto dopo settanta anni di assenza. Qui il lupo è riuscito a riequilibrare l’ecosistema nel giro di quindici anni. Il predatore ha cominciato a cacciare le alci e i wapiti in sovrannumero nella zona il ché ha permesso di proteggere molte specie di piante e alberi. Questi sono riusciti a ricrescere e con la loro ombra hanno rinfrescato i fiumi contribuendo al ritorno dei castori, i quali hanno costruito dighe e creato nuovi habitat per i pesci. Anche il numero dei coyote è diminuito, mentre quello di piccoli animali come le lepri è aumentato.
Secondo quanto accaduto nel Parco di Yellowstone, i ricercatori canadesi hanno ipotizzato che anche in Canada la lince, in netta diminuzione a causa della mancanza di prede, potrebbe evitare l’estinzione grazie alla reintroduzione del lupo.
Il canide potrebbe salvare il felino. L’ecosistema si basa sull’insieme di specie che convivono tra loro, alcune di esse sono prede di altre ed è questo l’equilibrio su cui si basa l’intero pianeta. Nel momento in cui l’uomo interviene in questo equilibrio, contribuendo all’estinzione di alcune specie animali, mette a repentaglio la vita dell’intero ecosistema e quindi anche di se stesso.
Questo legame creatosi tra il lupo e la lince nel caso del Canada non è che un esempio del legame indissolubile che spesso vige tra le specie animali e vegetali. Reintrodurre le specie nei territori da dove sono scomparse e salvare quelle in via d’estinzione significa salvare il pianeta, salvare quell’ecosistema di cui l’uomo stesso, in qualità di animale, ha bisogno.