Gambe robotiche per una ex sportiva sulla sedia a rotelle

Oggi parliamo di una bella storia medica a lieto fine. Si tratta di un’ex sportiva australiana Amanda Boxtel, che ha vissuto quasi gli ultimi 20 anni della sua vita su una sedia a rotelle. Un bruttissimo incidente sugli sci, di un lontano 27 febbraio 1992, quando una lesione midollare le aveva decretato lo stop all’uso delle sue gambe. La donna non si è mai fermata, ha sempre lottato alla ricerca della cura perfetta che potesse in qualche modo ridarle l’uso delle gambe.

In passato aveva anche tentato con il trapianto di cellule staminali in India, ma questo trattamento non aveva dato gli esiti sperati. Ciò che le ha ridato la speranza e la possibilità di camminare in posizione eretta, abbandonando la sua sedia a rotelle, è stata la creazione di un robot chiamato esoscheletro, ed anche definito “elegs”; un dispositivo bionico costituito in acciaio e fibre di carbonio.

Questa soluzione potrà ridare la speranza a tutte quelle persone che sono costrette a vivere su una sedia a rotelle a poter riaffarsi alla speranza remota di camminare un giorno sulle gambe “bioniche”. Questo esoscheletro è stato ideato dall’università californiana di Berckley. Questa strumentazione inizialmente era stata oggetto di studio per i militari, successivamente fu data proprio alla bella ragazza australiana la possibilità di provare questo strumento così altamente tecnologico.

Amanda Boxtel ha dichiarato che dopo le prime reticenze iniziali, a causa del suo stato di paraplegica che dura da quasi 20 anni, dopo aver poggiato il primo piede a terra e di essersi accorta che era in grado di potersi sorreggere sulle sue “gambe”, le lacrime sono state inevitabili, ha pianto durante la sua prima passeggiata bionica.

Questo esoscheletro è costituito dalla presenza essenziale di uno zainetto in quanto contiene le batterie a ioni di litio che hanno un’autonomia di sei ore, e dalle “gambe robotiche” costituite dalla fibra di acciaio e carbonio, le quali sono dotate di particolari sensori, il tutto è accompagnato dall’uso di un paio di stampelle.

Adesso la Boxtel in seguito al successo che il prototipo ha avuto su di lei, è diventata testimonial ufficiale di questo esoscheletro che si trova al momento in commercializzazione solo in America, anche se la donna si trova in Europa per mostrare il trionfo di questa innovatissima strumentazione tecnologica che potrebbe far sognare migliaia di paraplegici anche nel nostro paese.

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