Berlusconi a coppia “Sarkel”, nessuna lezione da voi

E’ diventato un caso politico internazionale l’episodio poco simpatico della risatina di Nicolas Sarkozy e, in parte, anche del cancelliere Angela Merkel alla conferenza stampa di due sere fa a Bruxelles. Un giornalista aveva chiesto alla coppia, che si era presentata insieme davanti alla stampa, cosa pensasse delle azioni di risanamento e sulla crescita adottate dal governo italiano. Un attimo di pausa, i due si guardano e parte un sorriso, più accentuato in Sarkozy, che alza anche gli occhi al cielo. Non meno dura la sostanza, con il presidente francese che mette l’Italia sullo stesso piano della Grecia, parlando di una presumibile (superiore) credibilità della Spagna.

Una nota di Palazzo Chigi aveva stigmatizzato la sera stessa la scenetta dell’improvvisato duo comico, ma ieri vi è stata la reazione ufficiale molto risentita del premier Berlusconi, che ha affermato che nessuno in Europa può darci lezioni. L’Italia, ha continuato Berlusconi, si è impegnata a raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2013, rimarcando, invece, come il sistema bancario franco-tedesco sia molto fragile. Unanime la condanna del mondo politico. Anche a sinistra, malgrado si sia sottolineato come il governo metterebbe in ridicolo l’Italia, si indica in quella smorfia di Sarkozy e Merkel un atto di insulto verso il nostro Paese. “Ingiustamente ridicolizzato” si definisce l’ex premier Prodi.

E la reazione del mondo politico nostrano ha spinto la coppia ad emettere un comunicato, in cui, ad esempio, la Merkel (che comunque non era stata così irrispettosa verso di noi, dichiarandosi fiduciosa nelle nostre istituzioni) giustifica la risatina non come la volontà di ridicolizzare il nostro Paese, quanto per un leggero imbarazzo su chi dovesse rispondere per primo. Non convince nessuno, ovviamente, questa risposta diplomatica, anche perché è stata la sostanza a fare male.

Il premier ha chiarito ufficialmente che tale modo di fare di Sarkozy sarebbe il frutto del suo risentimento per le mancate dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi dal board della BCE, per fare spazio a un uomo francese. Ma non possono essere richieste o imposte, ha aggiunto il premier. E forse, da oggi, non saranno nemmeno consigliate, aggiungiamo noi. Il clima tra Italia e Francia è destinato a surriscaldarsi.

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