Scontro aperto all’interno della maggioranza sulla riforma delle pensioni invocata dall’Unione Europea e annunciata ieri sera da Berlusconi: in vista del Consiglio dei Ministri che si terrà a partire dalle ore 18, Pdl e Lega si mostrano spaccati sulla revisione dell’età pensionabile. Il Carroccio non ha gradito le dichiarazioni di ieri del premier e stamattina diversi suoi esponenti hanno espresso il loro parere contrario alla riforma delle pensioni.
Il primo no è arrivato nel corso della “Telefonata” di Maurizio Belpietro da parte di Reguzzoni, presidente dei deputati della Lega: “Ribadiamo la nostra contrarietà all’ipotesi di ridiscussione dell’età pensionabile; abbiamo fatto le nostre proposte alternative. Questa problematica se ne discuterà nel Consiglio dei Ministri e poi approderà in Parlamento”.
Il no arriva anche da chi al Cdm di questa sera sarà presente: “Valuteremo le proposte che saranno presentate – ha dichiarato Maroni – ma il nostro punto di vista sulla riforma delle pensioni è chiaro: i pensionati hanno già dato“. La posizione delle Lega Nord non è gradita all’interno del Pdl con il ministro degli Esteri Frattini che ritiene “contro l’interesse dell’Italia” l’ipotesi di una protesta di piazza degli alleati. Clima di fuoco quindi, mentre si susseguono gli incontri e le riunioni dopo l’ultimatum lanciato ieri dall’Unione Europea: Berlusconi ha incontrato prima il Presidente della Repubblica, Napolitano, poi il ministro Tremonti e il segretario del Pdl Angelino Alfano; i vertici della Lega invece si sono riuniti in via Bellerio a Milano.
Mentre la maggioranza si spacca, una sponda inattesa sulle riforme delle pensioni potrebbe arrivare dal Terzo Polo: l’Udc ha già fatto sapere che potrebbe votare un eventuale innalzamento dell’età pensionabile se il provvedimento “sarà ben fatto”, mentre Futuro e Libertà si è detto disponibile a dare il proprio assenso alla riforma, se dopo l’approvazione Berlusconi si dimetterà. Le dimissioni del governo sono chieste anche dal Partito Democratico, con Bersani che si dice convinto che “gli italiani riconquisteranno rispetto e fiducia che meritano” e che “con questo governo nessuna misura basterà mai”. Il numero uno del Pd annuncia poi per questo pomeriggio alle 18 (in concomitanza con il Cdm) la presentazione delle proposte del partito per affrontare la crisi.