Michele Milano, 14 anni, e Adil Chahar, 18, sono morti la scorsa notte tra le fiamme sprigionatesi all’interno di un camper, a Cavriago, Reggio Emilia. Si erano ritirati da poco dopo aver trascorso il sabato sera in un locale per una festa di compleanno ed avevano deciso di proseguire la serata guardando un film nel camper della famiglia di Michele, parcheggiato nel cortile di casa. Con loro altri due amici, Gaspare De Marino e Raffaele Caruso, di 16 e 19 anni, entrambi di Cavriago.
Alle prime luci dell’alba, intorno alle 6:30, si sarebbero sentite le urla di Gaspare e Raffaele che disperati cercavano di uscire: ci sono riusciti spaccando una finestra del rimorchio. I loro compagni non si sono svegliati, probabilmente storditi dal fumo, e non hanno trovato scampo: quando l’incendio è stato domato dai Vigili del Fuoco, sono stati trovati morti carbonizzati. Ricoverati in stato di shock all’ospedale di Montecchio, i due sopravvissuti al rogo sono stati tenuti sotto osservazione, ma il loro quadro clinico non destava rilevante preoccupazione: per la loro lieve intossicazione non si è reso necessario neppure il trattamento in camera iperbarica. Gaspare è stato già dimesso.
Nel frattempo la Procura di Reggio Emilia ha aperto un’inchiesta per ricostruire le dinamiche dell’accaduto. Il sostituto procuratore Luca Guerzoni ha già a disposizione diversi elementi d’indagine. Secondo una prima ipotesi, formulata dopo il sopralluogo dei carabinieri del Comando Provinciale, le fiamme potrebbero essere state sprigionate dal malfunzionamento di una stufetta elettrica, la cui spina risulta inserita in una presa esterna. Collegati e accesi anche tv e play station. Un corto circuito potrebbe essere all’origine della tragedia.
Disperazione nelle famiglie delle due vittime. Quella di Michele, il più piccolo dei quattro protagonisti di questa sciagura, è di origini meridionali, della Basilicata, mentre dal Marocco provengono i genitori di Adil. Quest’ultimo, perfettamente integrato, aveva una passione per il calcio.