L’anno scorso in Italia ogni cittadino in media ha versato alla società pubblica della riscossione Equitalia 159,7 euro. A rilevarlo è stata, attraverso il proprio Ufficio Studi, la Cgia di Mestre in base al fatto che dalla riscossione coattiva lo scorso anno Equitalia ha incassato 8,8 miliardi di euro. A livello territoriale, per singola Regione italiana, nel 2010 sono stati i laziali quelli che hanno sborsato di più con una media pari a 217,6 euro con a ruota la Regione Toscana con 192,6 euro, ed a seguire la Regione Lombardia con quasi 190 euro ciascuno. L’ammontare degli incassi di Equitalia è dato dalla sommatoria di quelle cartelle esattoriali emesse e pagate dai cittadini/contribuenti; ma ci sono anche Regioni, sempre al Nord, dove la media di incassi per cittadino è decisamente più bassa rispetto alla media.
E’ il caso della Regione Veneto con una media di 117,9 euro, e del Trentino Alto Adige dove addirittura si scende sotto i 100 euro, a 99 euro per l’esattezza. A fronte del giusto pressing di Equitalia nella riscossione, in Italia però non tutte le pretese di pagamento vengono onorate nei termini.
Il caso lampante, messo in risalto proprio dal Segretario dell’Associazione degli Artigiani mestrina, Giuseppe Bortolussi, è quello per cui ci sono la bellezza di 70 miliardi di euro di mancati pagamenti; trattasi, nello specifico, di una montagna di crediti vantati dalle imprese nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche che quindi, spesso anche a causa del rispetto del Patto di Stabilità, tardano ad onorare il dovuto nei confronti di quelli che sono i propri fornitori.