La Fiorentina stecca ancora. I viola non riescono a portare a casa i tre punti contro un Catania combattivo e determinato, allungando così a 4 partite la striscia senza vittorie. Il pubblico del Franchi sembra aver perso la pazienza con Mihajlovic (espulso nel finale) ed invoca un cambio di panchina.
La Fiorentina però, fa la sua partita, passando in vantaggio al 21′ con Jovetic che riceve palla sulla trequarti, si accentra e batte Andujar sul palo lontano. Lo stesso montenegrino ha poi diverse opportunità in contropiede, ma non riesce a finalizzarle nonostante i siciliani lascino molto campo alla Fiorentina, nel tentativo di raggiungere il pareggio. E quando la pressione si fa più intensa, il Catania riesce a concretizzare con la zampata di Delvecchio sugli sviluppi di un corner, che manda le squadre al riposo sull’1-1.
Il secondo tempo si apre sempre con la Fiorentina in avanti ed il Catania a contenere e tocca a Natali sfiorare il gol della settimana con un destro al volo che sibila accanto all’incrocio. È solo il preludio del nuovo vantaggio viola, che non può che arrivare dall’uomo più ispirato, Jovetic. L’attaccante riceve il pallone spalle alla porta, si gira e piazza il pallone sull’angolo lontano: un’altra magia di questo ragazzo che l’anno scorso è stato fermo ai box a causa di un terribile infortunio. Ma, come nel primo tempo, anche nella ripresa il Catania si lancia pesantemente in avanti, con Montella che manda in campo Bergessio e Barrientos al posto di Almiron ed un’impreciso Catellani. È proprio Barrientos, ad otto minuti dalla fine, a colpire di testa sottoporta; un difensore respinge quando ormai la palla ha superato la linea, ma l’arbitro non se ne accorge.
Ad evitare un’ondata di polemiche ci pensa Maxi Lopez, che si avventa sulla respinta e firma il 2-2 che regala al Catania il quarto risultato utile consecutivo, mentre i tifosi del Franchi contestano il tecnico Mihajlovic, proponendo una candidatura per Delio Rossi. L’unica buona notizia per la Fiorentina è il rientro in campo di Gilardino, schierato negli ultimi minuti dopo uno stop lungo un mese.