Mohammed Al-Bibi è il ventenne che probabilmente ha ucciso Gheddafi. E’ di sicuro l’uomo del giorno: immortalato mentre brandisce la pistola d’oro del Raìs, è il simbolo della gioia Libica per la morte del dittatore da lungo nascosto per sfuggire ai ribelli. Il giovane è stato portato in trionfo da un corteo urlante “Allah è grande”, presentandosi come un ragazzo normalissimo, con un berretto degli Yankees ed una maglietta con un cuore trafitto dalla freccia di Cupido. Non è ancora chiaro come si siano svolti gli ultimi istanti della vita di Gheddafi.
Molte versioni si sono susseguite nelle ultime ore, molte delle quali contrastanti fra di loro. Fatto sta che, nonostante non sia ancora possibile comprovarlo, Mohammed rimarrà nella storia come l’immagine simbolica della liberazione della Libia dal suo dittatore.
Il ragazzo, intervistato sull’accaduto, ha raccontato di essere stato lui a scovare Gheddafi, nascosto in una buca. Il Raìs, ormai stanato, avrebbe chiesto a Mohammed “non spararmi”, ma il giovane, senza pensarci due volte, lo avrebbe freddato con un colpo di pistola. In realtà la televisione Al Jazeera sta facendo circolare un video nel quale si può vedere che Gheddafi è stato catturato ancora vivo dai ribelli, nonostante fosse ferito. I ribelli, dopo la cattura, lo hanno trascinato fino al cofano di un pickup, mentre il Raìs cercava di parlare, visibilmente in difficoltà.
C’è un’altra versione di ciò che sarebbe accaduto al Raìs: un giornalista, Mahmoud al-Farjani, ha raccontato che Gheddafi ha lottato fino all’ultimo, strenuamente, cedendo solo dopo essere stato colpito alle gambe ed al petto. Non bastano queste versioni, poichè un gruppo di testimoni ha raccontato ad Al Jazeera di aver visto alcuni uomini del Cnt schiaffeggiare Gheddafi, per poi spararlo dopo averlo umiliato.
Il Comitato di Transizione nazionale libico ha a sua volta comunicato il nome di colui che, secondo loro, ha ucciso Gheddafi, ovvero il 18enne Ahmed al-Shibani. Anche costui sarebbe stato portato in trionfo con la pistola personale del Raìs in mano.
La questione rimane aperta, anche perchè non c’è solo la componente storica ad avere la sua importanza: più che rimanere nei libri come l’assassino di Gheddafi, chi validerà la propria versione riceverà la taglia che pendeva sulla testa del dittatore, ben 20 milioni di dollari.