Gli smartphone Android hanno una caratteristica fondamentale: possono essere completamente personalizzati. Fondamentalmente è possibile perfino cambiare il s. o. stesso, grazie alle cosiddette custom rom che vengono rilasciate da diverse comunità di sviluppatori. Come abbiamo detto anche ieri, da Mountain View fanno sapere che qualunque smartphone in grado di far “girare” Android 2.3 Gingerbread è in grado di eseguire anche il suo erede Android 4.0 Ice Cream Sandwich.
Da questa dichiarazione alla presenza dell’ ultimo s. o. mobile di Big G su uno smartphone Android, “c’è di mezzo il mare”. Purtroppo, Google una volta rilasciati i sorgenti non potrà fare altro: gli aggiornamenti saranno un compito dei singoli produttori.
E qui, come si suol dire, “casca l’asino”, visto che ci sono ancora milioni di smartphone che utilizzano Android 2.2 Froyo pur supportando tranquillamente un s. o. più recente. Per questi motivi, una volta presa dimestichezza con il mondo Android, conviene mettere da parte gli aggiornamenti ufficiali e puntare alle custom rom dei team di sviluppatori.
Uno dei team di sviluppatori Android più famosi al mondo è sicuramente CyanogenMod. Subito dopo la presentazione di Ice Cream Sandwich, diversi utenti hanno cercato di mettere fretta agli sviluppatori, ma Steve Kondik alias Cyanogen, ha ricondiviso un post su Google+ in cui si può leggere: “There will be no SDK port of Ice Cream Sandwich to any device by the Cyanogenmod team directly. We only dabble in source. Period.”
In pratica, il rilascio di custom rom basate su Android 4.0 Ice Cream Sandwich inizierà solo dopo il rilascio dei sorgenti al pubblico.