Francia, sondaggi danno Sarkozy spacciato

L’istituto di rilevazioni Csa ha effettuato l’ennesimo sondaggio per testare gli umori della popolazione francese quando mancano sette mesi alle prossime elezioni presidenziali. Questo sondaggio, però, ha il vantaggio di avere interpellato gli intervistati su candidati certi e non più probabili. Infatti, domenica scorsa le primarie socialiste hanno incoronato François Hollande come prescelto per la sfida contro il presidente uscente Nicolas Sarkozy, avendo ottenuto il 56% circa dei consensi al secondo turno. Ebbene, secondo questi dati, sulla scia, in realtà, di quanto già da settimane viene confermato dalle case di sondaggi, Hollande si imporrebbe al primo turno con il 35% dei voti, contro il 25% di Sarkozy, il 16% di Marine Le Pen e il 9% del centrista François Bayrou.

Al ballottaggio, invece, Hollande dilagherebbe con il 62% dei voti contro il 38% di Sarkozy. Ora, se queste cifre fossero confermate, ci troveremmo dinnanzi a un disastro elettorale del centro-destra di proporzioni enormi, perchè la distanza che separerebbe Sarkozy dal suo rivale diretto sarebbe al ballottaggio di 24 punti percentuali. Troppi, anche se avesse governato male.

Il sondaggio pone in evidenza come l’elettorato di sinistra e quello di centro voterebbe al secondo turno per Hollande, confortato dall’idea che la sua sarebbe una politica di centro-sinistra e non di sinistra. Solo il 19% dell’elettorato complessivo pensa che Hollande imporrebbe una politica di sinistra. Quindi, il gap tra l’uscente Sarkozy e il suo sfidante socialista sarebbe tutto qui. L’attuale inquilino dell’Eliseo non raccoglierebbe consensi tra le altre formazioni e ben il 61% degli intervistati ha già dichiarato che esclude di poterlo votare al primo turno. Bisogna interrogarsi, dunque, se è possibile una rimonta o se converrebbe per l’Ump puntare su altri candidati. Nelle scorse settimane era circolata l’indiscrezione per cui il centro-destra prenderebbe in considerazione il nome del ministro degli esteri Alain Juppé, che fu anche premier tra il 1995 e il 1997, che partirebbe favorito nei sondaggi contro lo stesso Sarkozy.

Potrebbe accadere che nei prossimi mesi verranno attenzionati da parte dell’Ump le più importanti rilevazioni di sondaggi tra gli elettori e se si avesse conferma che le cifre possano essere a maggio queste, Sarkzozy potrebbe fare un dolorosissimo passo indietro. Non sarebbe facile, infatti, per lui rinunciare al secondo mandato, visto che si era presentato nel 2007 come l’uomo del cambiamento. Ma una pessima figura alle presidenziali sarebbe forse peggio.

Gestione cookie