Modena e Reggio Emilia hanno deciso di unirsi nella lotta alla contraffazione dell’aceto balsamico, uno dei loro prodotti di lustro. Questo pregiato prodotto sempre più in uso sulle nostre tavole si sta diffondendo in campo internazionale raccogliendo sempre più consensi, ma nello stesso tempo inizia a diventare condimento da imitare con delle brutte copie che in qualche modo ne danneggiano il lustro.
Il 21 ottobre, presso la Camera di Commercio di Modena, si terrà un convegno fortemente voluto dal Consorzio dei produttori dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e dai Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale Dop delle provincie di Modena e Reggio Emilia. Tema del convegno la lotta alla contraffazione di questi prodotti ad indicazione geografica protetta.
Contrariamente a quanto si pensava, dopo la registrazione europea come marchio IGP del 2009, il prodotto è stato oggetto di molteplici contraffazioni. A favorirne l’imitazione può essere stato il deposito del processo di produzione necessario per iscrivere il marchio. Nel corso del convegno verranno mostrate alcune delle bottiglie di aceto balsamico contraffatte recuperate in giro per il mondo.
Molti altri dei nostri prodotti IGP hanno saputo imporsi giuridicamente per combattere le imitazioni, basti pensare al Parmigiano Reggiano e al Prosciutto Crudo di Parma ad esempio, e questo è l’obiettivo dei consorzi presenti al convegno.
La tradizione millenaria dell’Aceto Balsamico Tradizionale deve essere tutelata e certamente questa riunione di consorzi, giuristi e funzionari ministeriali farà molti passi avanti mettendo a segno strategie di difesa e, all’occorrenza, di attacco per vie legali perseguendo gli imitatori del mercato internazionale.