Il periodo è quello che è. L’uomo dei miracoli del 2008, che cavalcò trionfante e senza ostacoli la campagna elettorale che lo portò dritto alla Casa Bianca, dopo appena due anni di vita politica in qualità di senatore dell’Illinois, pare essere vittima di sè stesso e dell’arguzia di linguaggio di cui si era giovato per vincere. Nel giro di una settimana, Obama ha perso due sfide importanti, soprattutto in termini di immagine. Non è riuscito a far passare il piano sull’occupazione da 440 miliardi di dollari, bocciato al Senato, che pure gli è ancora favorevole, essendo a maggioranza Democratica. E dopo qualche giorno ha dovuto fare un passo indietro sulla riforma sanitaria, chiudendo alla legge per le cure lunghe a causa di mancanza di finanziamenti sufficienti.
E proprio quest’ultimo punto era stato il suo cavallo di battaglia in questi due anni e mezzo di presidenza. Ma alla fine si è dovuto arrendere alla brutalità delle cifre e ha dovuto gettare la spugna. E se il ministro della sanità ha tranquillizzato sul fatto che ciò non significhi che non saranno portate avanti politiche in favore di chi non ha copertura sanitaria, la realtà vede Barack Obama sconfitto su ogni fronte.
E parlano altrettanto chiari i numeri dei sondaggi pubblicati in questi giorni. Secondo Rasmussen, se oggi si andasse a votare, lo voterebbe il 41% degli elettori contro il 43% di Herman Cain, candidato di colore per il Partito Repubblicano e imprenditore della pizza, famoso in queste settimane per la sua proposta fiscale del “9-9-9”. Solo pochi giorni prima, Cain era indietro a Obama di un paio di punti percentuali, ma è bastato presentarsi a un dibattito televisivo sulle primarie del GOP per superarlo. E un altro sondaggio, realizzato congiuntamente dal quotidiano economico Investors Business Daily e da TechnoMetrica Institute of Policy, ha trovato che il 51% degli americani non lo rivorrebbe per un secondo mandato.
E tra gli indipendenti, la bocciatura sale al 54%, mentre tra i Democratici scendono al 77% coloro che lo rivogliono alla Casa Bianca. Basta questo per dire che Obama ha già perso? Assolutamente no. I sondaggi sappiamo che sono sondaggi e molto dipenderà dal candidato X che sfiderà l’attuale presidente. Ma, di certo, l’aria non è per nulla buona per Obama.