Qualche mese fa Google ha offerto agli amministratori di Twitter la cifra di 10 miliardi di dollari. L’offerta venne declinata perché secondo Jack Dorsey e soci, Twitter varrebbe molto di più. Google non alzò la posta in gioco, visto che poche settimane dopo è comparso Google Plus, un social network che offre molte possibilità in termini di funzionalità, ma sicuramente non dispone ancora della fascia di utenza del secondo social network al mondo.
Twitter è uno strumento unico nel suo genere: grazie ai messaggi di soli 140 caratteri, le informazioni da condividere sono sintetiche e spesso puntano a link esterni, in modo che ognuno possa valutare in base al titolo se vale la pena o meno di visionare determinati contenuti.
Questo social network si è distinto tra le fonti di informazione in occasione di disastri naturali dove le notizie sono arrivate quasi in istantanea, battendo sul tempo qualsiasi testata giornalistica.
Twitter, quindi offre davvero molte possibilità, ma la realtà è che il valore di mercato di questo social network non è ancora molto elevato: stando alle dichiarazioni del CEO dell’azienda Dick Costolo che si è espresso in occasione del Web 2.0 Summit di San Francisco, il valore di Twitter è di circa 8 miliardi di dollari.
Una cifra non bassissima, ma assolutamente lontana dal valore economico di Facebook. La fascia di utenza è molto inferiore al social network di Mark Zuckerberg, così come gli utenti attivi che inviano tweet ogni giorno. La domanda spontanea quindi è: avrà fatto bene Twitter a rifiutare i 10 miliardi di Google?