La Guardia di Finanza colpisce ancora. Dopo un controllo contro il degrado dell’industria alimentare, effettuato presso una società operante nel settore caseario a Motteggiana, in provincia di Mantova, sono stati scoperti e messi sotto sequestro ben 30 quintali di formaggio in cattivo stato di conservazione.
Oltre 3mila forme di formaggio erano tenute all’interno di celle frigorifere e locali refrigerati e, dopo essere stati sottoposti ai controlli chimici-tossicologici da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per la Lombardia e l’Emilia Romagna di Mantova, sono stati dichiarati non commestibili a causa della presenza di un grosso quantitativo di batteri.
Nino Andena, Presidente di Coldiretti Milano, commenta l’azione delle fiamme gialle come “un giusto colpo contro chi mette a rischio la salute dei consumatori e il buon nome dei prodotti Made in Italy” in quanto i controlli sono fondamentali per tutelare tutti quelli che lavorano e spendono per garantire la qualità dei prodotti e afferma ancora che ogni anno in Italia, solo per il Grana Padano, si spendono 7 milioni di euro per garantire qualità, origine e sicurezza alimentare. Proprio il Grana Padano ed il Parmigiano sono infatti al momento i più colpiti dai tentativi di contraffazione: basti pensare all’estate del 2010 quando vennero trovate 2800 forme di Grana prodotte con latte di provenienza ignota e marchiate con un timbro falsificato oppure a quando, quest’anno, sono stati sequestrati quasi 5mila kg di formaggio grattugiato che riportavano etichette false di Parmigiano Reggiano Dop.
La Guardia di Finanza ha fatto inoltre, sull’azienda di Monteggiana, altri controlli e ha scoperto che essa era priva del “Bollo Cee”, una certificazione obbligatoria per chi opera nel settore dei prodotti alimentari. L’attività è stata sospesa ed il responsabile denunciato, a suo carico anche l’accusa di aver impiegato 4 lavoratori in nero e di non aver dichiarato 30mila euro di utili.