Ania vs Antitrust: rincari assicurazione alle stelle

Come abbiamo detto in un precedente articolo, l’incubo principale di un automobilista è legato al costo dell’assicurazione RCAuto. Vogliamo dire che in Italia le assicurazioni costano uno sproposito? Non c’è bisogno, perchè lo sanno tutti e lo sa anche il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai.

L’Ania ha contestato duramente l’accusa dell’ Antitrust di aver aumentato il costo delle assicurazioni fino al +25% per le auto e fino al +35% per le moto in due anni. Infatti, l’aumento effettivo sarebbe in media del 5%. Ma diciamo la verità: è inutile sindacare sull’aumento di un qualcosa che costa già uno sproposito. Bisognerebbe lavorare ad un sistema che permetta alle RCAuto di evitare rimborsi fasulli e di attuare regole certe.

Fabio Cerchiai ha messo in evidenza quattro punti da attuare per impedire il ritocco delle tariffe delle assicurazioni verso l’alto: il primo punto riguarda il rimborso delle Assicurazioni. In pratica, l’Ania vorrebbe impedire i rimborsi di invalidità permanente per i piccoli colpi di frusta. Il secondo punto riguarda la tabella delle invalidità gravi. Sarebbe necessario un piano “uniforme su tutto il territorio nazionale”.

Il terzo punto fa discutere: Cerchiai chiede di annullare il decreto Bersani che consente anche ai neopatentati di entrare in prima classe, visto che di solito il padre di famiglia spesso paga per la classe di merito più economica. A questo riguardo, però, si può riscontrare che questo decreto comincia già a dare segni di fallimento: un ragazzo (anche in prima classe) può arrivare a pagare fino al doppio di un genitore.

Il quarto punto riguarda inevitabilmente il problema delle truffe alle assicurazioni, sempre più diffuse, soprattutto al Sud Italia.

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