Il ballottaggio delle primarie socialiste in Francia ha decretato ieri l’atteso vincitore, che nel prossimo mese di maggio dovrà correre per le elezioni presidenziali contro l’attuale presidente Nicolas Sarkozy, che quasi certamente dovrebbe tentare la riconferma per un secondo mandato. Sarà François Hollande, 57 anni, ex segretario del Ps, che ha riportato il 57% dei consensi, contro il 43% di Martine Aubry. Hanno votato 2,7 milioni di persone, molto oltre i due milioni di elettori del primo turno della domenica precedente. Il voto ha dato un risultato più netto del previsto, dato che i pronostici della vigilia prevedevano non oltre il 54% per Hollande, con una differenza in restringimento sulla Aubry. Alla fine, si è potuto giovare del sostegno più o meno pubblico di tutti gli altri 4 candidati, che lo hanno preferito all’attuale segretario. Persino il candidato anti-mondialista Arnaud Montebourg, che al primo turno aveva riportato il 17% dei consensi, gli ha espresso sostegno, malgrado le sue posizioni siano più vicine a quelle della sinistra più dura della Aubry.
A questo punto, il profilo del prossimo rappresentante della gauche sarà quello di un socialista moderato, favorevole alle politiche di pareggio di bilancio, ma senza toccare il welfare e gli stipendi pubblici. Martine Aubry non ha atteso nemmeno la proclamazione ufficiale, ammettendo la sconfitta e auspicando che tutto il partito si ritrovi unito intorno a Hollande.
E adesso la battaglia interna si sposta a destra, dove si levano parecchie voci in favore di primarie dentro l’Ump. Soprattutto la base sarebbe d’accordo con questo tipo di selezione del candidato alla presidenza, specie per la fortissima impopolarità di Sarkozy, che rischia seriamente di perdere la corsa per l’Eliseo.
Nelle scorse settimane si è persino vociferato un clamoroso ritiro del presidente uscente, in favore del ministro degli esteri ed ex premier Alain Juppé, che partirebbe da una base di consenso ben più ampia di quella di Sarkò. Quest’ultimo, tuttavia, ha dichiarato che le primarie sarebbero contrarie allo spirito della Quinta Repubblica.
Hollande è favorito nei sondaggi, sia per il primo turno, che in caso di ballottaggio contro Sarkozy. Potrebbe essere il primo presidente socialista, dopo l’era Mitterand (1981-1995). Per il resto, tutti i presidenti francesi della Quinta Repubblica sono stati di destra (Charles De Gualle, George Pompidou, Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy) o centro-destra (Valery Giscard d’Estaing).