E’ veramente l’uomo del disastro. Presentatosi nel 2008 come salvatore della patria e con un’indiscussa abilità mediatica, nel giro di un paio di anni queste caratteristiche di cui già si avvertiva un certo sottofondo demagogico gli si stanno ritorcendo contro. E’ Barack Obama, il primo presidente afro-americano della storia, che a meno di tre anni dal suo insediamento alla Casa Bianca non può vantare alcun successo e alcuna riforma degna di questo nome. Fino ad oggi, piacesse o meno, Obama aveva dalla sua (o contro di lui) la contestatissima riforma sanitaria, i cui effetti sarebbero entrati in vigore solo nel 2014, anche se già era stata bocciata dal nuovo Congresso a maggioranza Repubblicana e cassata da alcuni giudici, che ne avevano rimarcato l’incostituzionalità. Adesso, è lo stesso Obama ad annunciare che parte di quella riforma non sarà attuata, perchè il presidente ha preso atto della sua insostenibilità finanziaria. Una resa che potrebbe costargli seriamente la rielezione, visto che con la mossa di ieri, Obama ha di fatto dato ragione ai Repubblicani, che da sempre ne avevano sottolineato l’insostenibilità dei costi nel tempo.
Si tratta delle cure a lungo termine. Il piano Obama prevedeva che con un contributo aggiuntivo da parte dei lavoratori, pari a cento dollari al mese, si sarebbero finanziate le cure per le lunghe degenze, in favore di disabili e anziani, soprattutto, per un valore di 50 dollari al giorno. In teoria il piano non prevedeva aiuti pubblici.
Ma il guaio di questa riforma è che il cosiddetto Class, per funzionare, aveva bisogno di numerose sottoscrizioni, senza le quali non vi sarebbe stata la copertura. E così, prendendo atto del fallimento, ora la Casa Bianca fa marcia indietro su quello che veniva considerato un punto cardine della riforma, difesa strenuamente da Obama dagli attacchi dei detrattori.
La reazione delle associazioni dei disabili è stata immediata e contraria alla svolta del presidente. Dopo la bocciatura del suo piano sull’occupazione in Senato, in meno di una settimana anche un’altra legge di questa amministrazione viene semplicemente cestinata. L’idea generale è che la Casa Bianca sia allo sbando, impotente e senza idee. Difficile che su questa via Obama riesca a fare il bis l’anno prossimo.