E’ iniziato il vertice del G20 a Parigi, nella sede del ministero dell’economia a Bercy, dove si sono radunati i 20 ministri economici e finanziari delle economie del G8, di qualche altra economia avanzata e di quelle emergenti. Per l’Italia, partecipano il ministro Tremonti e il governatore della Banca d’Italia, nonchè prossimo presidente BCE, Mario Draghi.
L’oggetto dell’incontro è la discussione della crisi debitoria dell’Eurozona e il da farsi per rassicurare i mercati finanziari. Il segretario al Tesoro USA, Timothy Geithner, ha espresso il suo apprezzamento per i passi avanti fatti dall’Europa. Il vertice si chiude questo pomeriggio alle ore 16 e sarà seguito da un comunicato. Ieri e giovedì, invece, vi sono state due giornate di lavori preparatori. Le proposte che oggi saranno esitate saranno sottoposte all’attenzione del prossimo vertice del 3 e 4 novembre.
Ma lungi dall’essere vicini a una soluzione condivisa, anche stamattina ci sarebbero state divergenze tra i partecipanti. In particolare, i rappresentanti dei Brics (Brasile, Russia, Indica, Cina, Sudafrica) avevano proposto di incrementare le risorse a disposizione del Fondo Monetario Internazionale. Ma è arrivato secco il no di USA e Germania. Quest’ultima, per bocca del ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, ha confermato che i fondi a disposizione dell’Fmi sarebbero sufficienti ad affrontare eventuali situazioni di crisi.
Poco dopo è arrivato lo stop anche da Canada e Australia, pertanto, la proposta è stata di fatto seppellita. Intanto, pare che anche al vertice di oggi si stia creando un asse tra Germania e Francia, al quale ormai assistiamo da mesi, sebbene non abbia esitato ancora risposte convincenti su una soluzione credibile per l’Eurozona.