Sono positivi i dati presentati nell’ultimo Bollettino Economico della Banca d’Italia. Ad agosto, il debito pubblico è sceso sotto la soglia dei 1900 miliardi di euro, attestandosi a 1899,5 miliardi, in calo dai 1911,7 miliardi del mese di luglio. Dunque, torna a scendere l’indebitamento in termini assoluti, anche se in rapporto allo stesso mese del 2010, lo stock di debito è aumentato di quasi 58 miliardi, dai 1842 miliardi circa.
E il buon andamento dei conti pubblici è dato anche dalle cifre che il Bollettino presenta sulle entrate. Nei primi otto mesi dell’anno, le entrate di cassa sono cresciute del 2,37% a quota 250,07 miliardi. E anche il Tesoro conferma l’aumento delle entrate, che sempre nel periodo gennaio-agosto sono cresciute di 4,199 miliardi, portandosi a 258,241 miliardi.
Le imposte dirette sarebbero appena aumentate dello 0,2%, mentre il gettito da imposte indirette sarebbe in crescita del 3,4%, soprattutto per effetto delle maggiori entrate IVA sui beni da importazione. E se il gettito IRE, ossia delle imposte sul reddito, è cresciuto nello stesso periodo del 2,3%, quello IRES, derivante dall’imposizione sugli utili societari, ha subito un calo netto di 1 miliardo, passando dai precedenti 18,5 ai 17,5 miliardi.
In chiaroscuro, invece, le notizie sul fronte dell’occupazione giovanile, ossia dei giovani di età tra i 15 e i 24 anni. Il tasso di disoccupazione scende dal 27,9% al 27,4%, ma pare che sia più il frutto di un calo dell’offerta, che sarebbe passata dal 20,5% al 19%. In altri termini, ci sono meno giovani che cercano lavoro.
Nel Bollettino si evidenzia, in particolare, come siano a rischio occupazione soprattutto i giovani meno istruiti e come vi sarebbe una tendenza delle imprese a utilizzare soprattutto contratti flessibili per questa fascia di età.