Chi non ricorda la grande epopea del west, i cercatori d’oro, le corse a cavallo nelle immense praterie americane, le scorribande in lungo e in largo di pericolosi fuorilegge dal grilletto facile, che mettevano alla prova la pazienza degli sceriffi, le guerre senza esclusione di colpi con temibili nemici chiamati “pellirossa”? Il cinema ha saputo veramente sfruttare a dovere questo genere cinematografico, ma mai nessuno si sarebbe sognato di unire il passato con il futuro, di schierare gli uni di fronte agli altri, cowboys e creature mostruose venute dallo spazio, fino a quando non arrivò la follia creativa di Jon Favreau.
Regista statunitense quarantaquattrenne autore dei due fantascientifici “Iron Man“, decide con tutti i rischi del caso, di trasferire sullo schermo la graphic novel omonima, scritta nel 1997 da Scott Mitchell Rosenberg. Il risultato è un vero e proprio pastiche, destinato a diventare pura evasione, semplice spettacolo d’intrattenimento. La storia inizia nel 1875, con un certo Jake Lonergan (Daniel Craig), che vaga in mezzo al deserto dell’Arizona con uno strano bracciale metallico al polso. L’uomo ha perso la memoria, non sa dove andare, e non riesce a capire a cosa possa servire quell’oggetto.
Arrivando nella cittadina di Absolution, gli è davvero impossibile passare inosservato. Quando poi inizierà a ricordare chi è e cosa ha fatto prima del “vuoto mentale”, la sua presenza sarà ancora meno gradita del solito, specialmente dal colonnello Woodrow Dolarhyde (Harrison Ford) che vede nel suo antagonista una minaccia, un “grande” problema da risolvere una volta per tutte. La situazione verrà poi completamente stravolta, dall’improvvisa incursione aerea di improbabili astronavi aliene, il cui unico scopo sarà quello di rapire parte della popolazione e ingaggiare una furiosa battaglia con gli umani.
Jake è la chiave di volta, l’eroe che libererà Absolution dalla tirannide degli extraterrestri, scoprendo di essere in possesso di un’arma micidiale che può salvare lui e tutti gli abitanti. All’uomo coraggioso si uniranno in particolare, la bella Ella Swenson (Olivia Wilde), una giovane donna che dell’invasione ufologica sembra saperne molto, il già citato Dolarhyde, il gestore di saloon Doc (Sam Rockwell) e lo sceriffo John Taggart (Keith Carradine). L’originalità del film sta nel tipo di mezzi utilizzati dalle opposte fazioni per difendersi: i cittadini avranno a disposizione pistole, fucili e frecce, mentre gli alieni potenti raggi laser, ma i nostri riusciranno comunque a sconfiggerli, unendo le proprie forze per il bene di tutta la comunità.
Concludendo, è doveroso aggiungere qualche parola sull’aspetto tecnico della pellicola, dato dalla sceneggiatura di Alex Kurtzman e Roberto Orci, dalla meravigliosa fotografia di Matthew Libathique, che si sofferma sulla bellezza mozzafiato del paesaggio americano, dalla colonna sonora di Harry Gregson-Williams e dal reparto di produzione capeggiato da Steven Spielberg, con la collaborazione di Ron Howard e Brian Grazer. “Cowboys & Aliens” è distribuito dalla Universal Pictures.