Tutti gli smartphone vengono venduti con determinate funzioni bloccate appositamente dal produttore. Si tratta di un problema che parte dai primi Symbian S60, ha coinvolto il primo iPhone (e anche quelli successivi), ovviamente anche gli smartphone Android hanno delle limitazioni e, infine questo “problema” si potrà riscontrare anche sui device Windows Phone.
In effetti, quello che per un utente smanettone è un problema, per i produttori di smartphone si chiama sicurezza. Infatti, qualunque sia lo smartphone e il s. o. dello stesso, lo sblocco dei cosiddetti privilegi di root (utente che può amministrare e “smanettare” in qualunque angolo remoto del device) espone il dispositivo a rischi quali possibili virus legati ad applicazioni di fonti diverse da quella del proprio Store, oppure si accede a funzioni complesse che una volta modificate (magari per errore) possono compromettere la stabilità del device.
In uno smartphone Apple si usa il jailbreak, in uno smartphone Android si procede allo sblocco dei privilegi di root tramite recovery mode e/o bootloader, mentre gli smartphone dotati di Windows Phone dovranno affidarsi a Chevron WP7 Labs: questo software (che costerà 9 dollari) permetterà di accedere al cosiddetto account sviluppatore.
Si tratta di una bella novità, visto che il prezzo consentirà di risparmiare i soldi necessari per sbloccare l’account sviluppatore direttamente da Microsoft.
Con 9 dollari si avrà diritto ad un codice di sblocco (token) valido per un solo dispositivo. Chi ha più di uno smartphone dovrà acquistare più token.