Pubblicit%C3%A0+online+vicina+al+sorpasso+su+carta+stampata
blogliveit
/2011/10/13/pubblicita-online-vicina-al-sorpasso-su-carta-stampata/amp/

Pubblicità online vicina al sorpasso su carta stampata

Published by
Giuseppe Timpone

Il mondo dell’informazione e dei media si sta notevolmente rivoluzionando, con uno spostamento massiccio di utenti e investimenti dai mezzi tradizionali di comunicazione di massa, come carta stampata, radio e TV alla rete. E i dati confermano il processo in atto, come si discute nella due giorni organizzata da Iab Forum a Milano.

Quest’anno, gli investimenti pubblicitari nella rete ammonteranno a 1,2 miliardi, ossia il 15% in più dello scorso anno. E nel 2012 ci sarà lo storico sorpasso sul valore degli investimenti realizzati nella carta stampata. Entro il 2015, si prevede che gli investimenti realizzati dai pubblicitari in internet ammonteranno a 2 miliardi e complessivamente la cosiddetta “internet economy” contribuirà per il 4% del pil, contro l’attuale 2%.

E se nel 2006 era solo il 4% il contributo del mercato pubblicitario online sul totale, oggi già siamo al 14%. Questo, in considerazione del fatto che entro i prossimi quattro anni, il numero degli utenti online è destinato a crescere di oltre cinque milioni, arrivando a quota 35 milioni.

Dunque, tutto il mondo dell’informazione e della comunicazione deve fare i conti con questa rivoluzione, che sta spostando masse di utenti verso uno strumento nuovo, creando immense opportunità di crescita per il mercato della pubblicità in rete. E lo stesso modo di fare informazione, si afferma al congresso di Iab Forum, viene stravolto, per mezzo della sua integrazione con strumenti come i social network.

E i blogger di Huffington Post, il fenomeno mediatico degli ultimi tempi, avvertono che il problema maggiormente sentito è e sarà sempre più quello della tutela dei dati personali, perchè sono in tanti a temere che le proprie foto e i propri dati finiscano per essere spiattellati in rete, senza alcuna tutela e autorizzazione. Anche se, aggiungono, la gente sta diventando sempre meno propensa a giudicare sbrigativamente; anche questa è una rivoluzione mediatica.

 

Published by
Giuseppe Timpone