Tra le tante diete a cui affidarsi per perdere peso e ritornare in forma troviamo la cosiddetta cronodieta che dal 1992 ha preso sempre più piede sulle tavole degli italiani e non solo proprio per la sua semplicità di applicazione.
Essa infatti non prevede affatto delle limitazioni di cibi ma soltanto di orari in cui essi possono o meno essere assunti dal proprio organismo. Questo accade per una differenza sostanziale tra alcuni alimenti che, assunti in un determinato arco temporale della giornata, favoriscono il ritmo circadiano o per meglio dire l’orologio biologico del proprio organismo. Esistono alcuni ormoni che regolano tale ritmo, tanto da far diminuire o aumentare la massa muscolare ed il grasso ed agiscono in tempi diversi.
Entrando più nel merito della questione ed in parole più semplici e legate al mondo dell’alimentazione, coloro che hanno ideato questo tipo di dieta – per altro molto discussa – affermano praticamente che non bisogna assumere carboidrati, ossia pane e pasta, ed alimenti troppo zuccherati dopo l’ora della merenda. Inoltre la cena deve essere composta da un pasto a base di proteine, come ad esempio la carne. Questo perché durante il giorno il proprio organismo riesce più agevolmente a smaltire i carboidrati mentre invece la sera l’uso delle proteine aiuta, durante un processo notturno, a migliorare la propria massa muscolare.
Esistono tuttavia numerose critiche proprio nei confronti della cronodieta, in quanto non è prevista neanche una misurazione degli alimenti prima di mangiarli. Quindi, anche se le linee generali sono buone, è necessario comunque rivolgersi ad un nutrizionista specializzato per migliorarne l’efficacia.