Nonostante l’apertura al pubblico abbia incentivato notevolmente l’afflusso di migliaia di utenti, Google Plus si sta confermando come un social network di nicchia. C’è poco da fare: gli utenti più attivi sono quelli che sono entrati il 30 giugno 2011 e non se sono più andati.
Gli altri utenti che sono indecisi tra Facebook e Google Plus restano con il primo, visto che la maggior parte dei contatti non passerà al social network di Google. È evidente che a parte gli appassionati di informatica e coloro che lavorano in Rete (una maxi cerchia di geek e nerd) le persone comuni preferiscono utilizzare il Faccialibro.
Stando ad alcune statistiche, in questo ultimo periodo le visite sono crollate, a meno di un mese dall’apertura del servizio al pubblico. Cosa c’è che non va in Google+?
La verità è che quasi tutti vogliono usare UN SOLO social network: se i geek riescono a fare tranquillamente a meno di Facebook, visto che su Google Plus possono trovare decine di utenti che condividono i propri interessi, la maggior parte preferisce condividere canzoni, foto, video di youtube, link sdolcinati sull’amore e sull’ amicizia e cose simili (contenuti che su Google+ nella maggior parte dei casi comportano l’esclusione immediata dalle cerchie degli appassionati di tecnologia) e quindi preferisce Facebook.
Ma su Google Plus mancano ancora le pagine business, e mancano le pagine ufficiali dei blog, siti internet e marchi famosi. Non ci sono gli 800 milioni di utenti di cui dispone Facebook e manca un’ idea talmente innovativa da invogliare ad una migrazione dal social network di Zuckerberg a quello di Mountain View. Google+ farà la fine di Buzz e Wave?