Condono edilizio e fiscale bocciato dai Consumatori

Un condono fiscale e/o edilizio per andare a reperire risorse utili per rilanciare la crescita e, quindi, l’economia del nostro Paese. E’ questa una delle strade possibili e percorribili al fine di mettere a punto il nuovo Decreto Sviluppo da parte dell’attuale Governo in carica, quello di centrodestra. Pur tuttavia, e di certo c’era da aspettarselo, in un momento come quello attuale per cui sarebbe necessario e vitale che tutti in Italia pagassero le tasse, l’idea di un condono edilizio e/o fiscale potrebbe rappresentare in tutto e per tutto un mero premio ai furbi, a coloro che in sostanza hanno contribuito a far mantenere nel nostro Paese un livello della pressione fiscale a detta di molti insostenibile.

L’idea del condono edilizio e/o fiscale non è stata ben accolta neanche dalle Associazioni dei Consumatori; ad esempio, l’Adiconsum ritiene che, al posto del condono, ci siano altre strade, decisamente più eque, per reperire le risorse necessarie al rilancio della crescita. In particolare, si potrebbe partire, escludendo la prima casa ad uso residenziale, da una patrimoniale non solo sui beni immobiliari, ma anche sul quelli mobiliari.

Così come si dovrebbero avviare seriamente gli investimenti nelle infrastrutture, liberalizzare le professioni, introdurre una fiscalità di vantaggio per le aziende che investono nelle Regioni del Mezzogiorno, ed infine attuare la tanto attesa riforma fiscale. Anche la Federconsumatori è contraria all’ipotesi di un nuovo condono fiscale e/o edilizio, bollandolo come una proposta “ridicola e inaccettabile” visto che in questo modo l’evasione fiscale, anziché combatterla, la si incentiva.

 

 

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