Grecia, non bastano aiuti per 109 miliardi. Al vaglio tagli e allungamenti bond

Il rappresentante del governo greco al Fondo Monetario Internazionale, Panagiotis Roumeliotis, lo ha chiarito esplicitamente: alla Grecia non basteranno i nuovi aiuti previsti a luglio dalla troika, che ammontano a 109 miliardi. La recessione è stata quest’anno più dura del previsto e nel 2012 Atene continuerà a vedere il proprio pil in calo, sebbene di qualche decimale, ma tanto basta per creare una voragine dei conti più ampia del previsto.

Pertanto, è richiesta dello stesso esecutivo Papandreou che vengano adottate decisioni che tengano conto dell’aumentato bisogno di risorse finanziarie del Paese. E se qualche giorno fa una proposta di maggiore coinvolgimento delle banche nel salvataggio ellenico era provenuta dalla Germania, adesso anche a Washington, dove ha sede l’Fmi, si discute di due alternative: o aumentare la quantità degli aiuti o modificare lo swap dei titoli.

La prima ipotesi è difficilmente praticabile, perchè stati come la Germania hanno già approvato con grandissime tensioni interne e difficoltà tale scelta e di accrescere il loro contributo non ne hanno per nulla intenzione. Quanto all’alternativa dello swap, si fanno strada due operazioni: tagliare il valore nominale di rimborso, attualmente previsto al 79% o allungare la scadenza dei nuovi bond emessi in cambio dei vecchi.

Anche in questo caso sembra più realistica l’ipotesi di un allungamento delle scadenze, poichè le banche, tedesche in testa, sarebbero poco propense ad addossarsi un maggiore onere, sotto forma di minore valore di rimborso. In ogni caso, bisognerà fare in fretta, perchè Atene ha liquidità sufficiente solo fino a metà novembre. La troika ha già comunicato che una decisione in tal senso dovrebbe essere presa tra una decina di giorni.

 

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