Il ministro dell’economia tedesco Philip Roesler e quello dello sviluppo greco Michalis Chrysochoidis hanno raggiunto un’intesa, per cui la Germania fornirà assistenza alla Grecia, riguardo alle misure da adottare per tagliare i costi della pubblica amministrazione, nonchè su come attirare gli investimenti privati e consulenza sui sussidi e aiuti europei.
L’intento di Roesler è di creare le condizioni, affinchè la Grecia resti nell’Eurozona, rilanciando la sua produttività e la crescita. Il ministro tedesco ha anche sottolineato come la Grecia rappresenti un’opportunità di investimento, tanto che al suo seguito vi era un gruppetto di imprenditori di energia solare.
Dal canto suo, i politici ellenici vedono di buon occhio l’intesa con i tedeschi, che potrebbe portare a un clima diverso nelle relazioni tra i due stati. Ricordiamo, infatti, che la Germania guida i Paesi più riluttanti ad aiutare Atene. E i tedeschi continuano anche in queste ore a sollecitare il governo Papandreou nell’attuazione delle misure richieste di risanamento, che sono molto rallentate dalle proteste vivaci e numerose di piazza, specie da parte dei dipendenti pubblici.
E la stampa greca non sta dando molto risalto nè alla visita di Roesler, tanto meno all’intesa raggiunta con il governo di Atene. Roesler è stato definito in patria “Herr Insolvenz”, “signore insolvenza”, a causa delle sue posizioni rigoriste sulla Grecia, sulla base delle quali sarebbe disposto anche ad accettare un possibile default ellenico.
Il 29 settembre, la Germania ha votato per il rafforzamento dell’Efsf, a larga maggioranza, ma le tensioni e lo scetticismo tra i partiti sono abbastanza forti, tanto che sono stati temporaneamente sopiti solo dall’insistenza delle richieste del cancelliere Merkel sull’unità della coalizione di governo.