Dopo General Motors anche Ford ha trovato un accordo sul nuovo contatto con United Auto Workers, il sindacato dei lavoratori del settore auto per il contratto di lavoro.
L’accordo copre 41.000 dipendenti e prevede la creazione di 12.000 posti di lavoro entro il 2015, oltre che investimenti per 16 miliardi di dollari negli Stati Uniti, compresi 6,2 miliardi da destinare agli stabilimenti americani, per la “progettazione e la produzione di componenti e veicoli nuovi o rimodernati entro il 2015”. Sono questi i numeri dell’accordo che diffuso in una nota la società.
Il piano di assunzioni sarebbe stato incrementato di 5.750 unita’ rispetto al programma originario, che prevedeva solo 6.250 nuove posizioni lavorative entro la fine del 2012.
Per la maggior parte dei nuovi assunti verra’ applicato il cosiddetto salario di ingresso, ossia una paga inferiore alla retribuzione percepita dai dipendenti senior. L’accordo, che “è giusto per i dipendenti e che migliora la competitività di Ford negli Stati Uniti” – si legge in un nota, dovra’ essere ratificata dai lavoratori con un voto, probabilmente la prossima settimana.
La notizia sembra essere stata apprezzata dagli investitori: il titolo Ford viaggia infatti al Nyse con un rialzo del 3,4%.
Dopo General Motors e Ford, all’appello ora manca solo Chrysler Group, parte del gruppo Fiat. Le trattative sono ancora in stallo. Vanno ancora avanti, infatti, i negoziati tra il sindacato Uaw e Chrysler dopo che il termine ultimo per chiudere il nuovo contratto è stato rinviato al 19 ottobre.