Stando alle statistiche riportate da Quotidiano Energia, sembra che le società petrolifere abbiano dato un taglio ai prezzi della benzina. Ma, purtroppo, non è il caso di fare i salti di gioia, visto che il ribasso è ai limiti del ridicolo: in media si tratta di pochi millesimi di euro.
Per quanto la notizia di una flessione del costo del carburante, dopo mesi di trend costanti in salita, sia decisamente molto positiva, è doveroso precisare che i prezzi restano decisamente troppo cari e che comunque, il ribasso dei prezzi di benzina e gasolio è a mala pena sufficiente per riportare i prezzi allo stato precedente all’approvazione del decreto che ha aumentato il costo dell’imposta sul valore aggiunto (IVA).
A questo punto, si spera che quello iniziato questa mattina sia solo un inizio per un ritorno dei prezzi dei carburanti a valori più “umani”. Fatto sta che quasi tutti i gestori hanno diminuito i prezzi: a scendere di più con i prezzi sia di benzina che di gasolio è stata Eni, che ha abbassato il prezzo della “verde” di 1 centesimo di euro e di 0,5 centesimi il prezzo del diesel.
Ribassi di 1 centesimo di euro anche nei distributori IP che però hanno abbassato solo il prezzo della benzina verde. Shell taglia di 0,5 centesimi sia il prezzo del gasolio che della “verde”. Tamoil taglia di 0,5 centesimi di euro il prezzo della benzina.
Prezzi che comunque restano alti, visto che in media, in Italia un litro di benzina verde costa tra i 1,520 a 1,636 euro, mentre il gasolio costa tra i 1,403 a 1,526 euro.