Bossi rimprovera i suoi: “Nella Lega troppi parlano a vanvera”

«Nella Lega ultimamente vedo troppa gente che parla a vanvera, questo devo dirlo, troppa gente, addirittura mi fa passare la voglia di far politica tutta questa gente che parla e parla». Bossi, intervenuto alla festa della Lega di Buguggiate, ha parlato del clima che si respira all’interno della Lega e non pare affatto contento. L’arrivo a sorpresa del leader leghista ha sorpreso un po’ tutti, ma ha sorpreso un po’ di più quello che Bossi ha detto durante la serata.  «La gente ci doveva essere all’inizio a fare la Lega, questa gente non c’era. – ha aggiunto – I soldi per fare la Lega li ha messi la Manuela, mia moglie, che ci diede addirittura la prima sede, ci diede casa sua, non avevamo altro. C’è tanta gente che parla, io conosco la verità di quei tempi, so chi c’era e chi non c’era. Quelli che parlano non c’erano, parlano per farsi vedere». Così Bossi ha continuato il suo sfogo, parlando di quanto siano “impuri” molti dei leghisti dell’ultim’ora, che non hanno “tenuto duro” nei momenti in cui la Lega nemmeno sognava di avere il consenso che ha oggi.

In seguito il Senatur ha parlato delle elezioni del segretario provinciale di Varese, dove è candidato il sindaco Maurilio Canton: «Adesso a Varese c’è il congresso, io mi auguro votiate tutti per il sindaco di Cadrezzate (Canton, n.d.r.). Ho visto che ha fatto una cosa buona, ha fatto un libretto per tutti i militanti che vogliono domani diventare consiglieri comunali, un libretto semplice su cui riescono a indirizzarsi su cosa fare per ottenere il risultato. Queste sono le cose da fare. Io ho bisogno di un segretario che dia la possibilità a tutti di andare avanti e, per farlo, devono sapere qualcosa», ha spiegato Bossi.

Il capo del Carroccio ha poi proseguito nel suo illuminante discorso: «Noi non abbiamo bisogno di geni, ma della gente che è interessata a quello che fa e si impegna a fare le cose. I geni li regaliamo agli altri. La Lega è sempre andata avanti, è sempre stata prima perchè aveva gente che ci credeva, che lavorava senza ottenere niente in cambio. Sembra siano diventati tutti geni, non è così, con la macchina della Lega che c’è dietro scompaiono tutti. È la vecchia Lega dei suoi militanti che conta».

Bossi non si è fatto scappare l’occasione per criticare gli industriali in protesta, sostenendo che molte colpe sono loro, anche perchè «non c’è più nessuno che è capace di inventare un lavoro». «Non li vedo – ha fatto notare il leader leghista- tanto capaci di progettare un futuro. Possono parlare, ma se tutto quello che chiedono sono i vantaggi dello Stato, rischiamo di diventare come il Sud: chi vive di vantaggi, di aiuto dello Stato, non va molto distante». Dopo aver messo nel discorso anche una velatissima critica al Sud, Bossi decide che è ora di concludere, cercando con poca convinzione di difendere il suo “alleato” Berlusconi: «E’ troppo semplice dire che è colpa di Berlusconi: quello avrà le sue colpe, ma non è che quando piove è sempre colpa di Berlusconi».

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