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Messico, proposta shock su matrimonio rinnovabile

Published by
Giuseppe Timpone

Il Messico è sconvolto da faide violentissime e sanguinarie tra i cartelli dei narcos che mietono vittime su vittime ogni giorno. Si calcola che dal 2006 ad oggi, sarebbero almeno 35 mila gli omicidi, senza contare il numero altissimo di persone scomparse, ma presumibilmente anch’esse assassinate. E la violenza sale vertiginosamente anche ai danni dei turisti stranieri, con 35 vittime americane nel 2007, per arrivare a ben 111 nel 2010, tanto che gli USA sconsigliano apertamente di recarsi nello stato loro confinante. Una situazione di resa delle istituzioni, dinnanzi a una ferocia inaudita, con massacri anche di interi villaggi, che non risparmiano nè donne, nè tanto meno bambini. Proprio come se si fosse in guerra.

Tra le ultime vicende macabre si può citare il caso di Nueva Laredo, città al confine con il Texas. I cadaveri di un uomo e di una donna sono stati rinvenuti straziati e con evidenti segni di torture, privi di arti, con un cartello che spiegava le ragioni di tale orrore. I due si sarebbero resi responsabili di alcuni post su Facebook contro i narcos.

Messico violento, da allarme sociale, ma ai piani alti della politica i pensieri sembrano essere altri. Alcuni deputati del Distretto Federale di Città del Messico, la capitale dello stato, hanno proposto una legge che se approvata consentirebbe ai residenti di contrarre un cosiddetto “matrimonio rinnovabile”. In sostanza, si avrebbe la possibilità di sposarsi a tempo determinato, per due anni. Scaduto tale termine, si avrebbe il diritto di non rinnovare più il contratto, ponendo fine all’unione. O al contrario, in caso di rinnovo, si andrebbe avanti nell’unione coniugale, per altri due anni.

Obiettivo della proposta shock, che la Chiesa Cattolica ha definito “contraria alla natura del matrimonio”, consiste nell’evitare le ingenti spese legali per cause di divorzio, che gravano sull’amministrazione della giustizia della capitale. Già nel 2008, in Città del Messico era stato approvato il cosiddetto “divorzio express”, che consente alle coppie sposate di separarsi definitivamente entro quattro settimane. Già 60 mila casi hanno beneficiato, dicono le cifre, di tale legge. Addirittura sono sorti portali su Internet che consentono il disbrigo delle formalità burocratiche legate alle cause di divorzio per non più di 12 mila pesos, pari a circa 650 euro. La proposta del matrimonio “precario” è stata presentata dalla deputata del Partito della Rivoluzione Democratica, Luzbeth Rosas Montero.

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Giuseppe Timpone