Messagenet ostacola l’accordo tra Skype e Microsoft

La notizia relativa all’acquisizione di Skype da parte di Microsoft ha suscitato diverse reazioni nella scorsa primavera: la somma di 8,5 miliardi di euro è stata giudicata un po’ troppo eccessiva, visto che il reale valore della società leader nel campo voip è decisamente inferiore.

L’accordo tra le due società avrebbe dovuto dare i primi frutti in ambito mobile con Windows Phone 7, favorendo le videoconferenze tra utenti Skype, anche tramite smartphone. Qualche mese fa si è pensato anche ad un nuovo social network che avrebbe integrato Windows Live Messenger con Skype.

Siamo arrivati a ottobre 2011 e gli effetti di questa acquisizione, ancora non si vedono. Steve Ballmer, attuale CEO Microsoft, in questo momento è consapevole di rischiare molto, visto che la società a detta dei dipendenti, sta “arrancando”. Il debutto di Windows Phone 7.5 Mango e il futuro Windows 8 dovrebbero risollevare le sorti dell’azienda, ma gli stessi dipendenti Microsoft non ci sperano più di tanto.

I problemi non finiscono qui: qualche giorno fa è arrivata la notizia che Messagenet, una società italiana che opera nel campo voip, avrebbe chiesto l’intervento dell’ Antitrust per bloccare questa fusione, o per meglio dire, per limitare il predominio nel campo VOIP che verrebbe a crearsi con questo accordo.

L’Antitrust europea si esprimerà al riguardo il 7 ottobre: Messagenet chiede che le applicazioni di Skype non vengano integrate direttamente nel s. o. e che Skype rilasci i codici sorgenti. L’obiettivo è quello di impedire che le società del campo VOIP vengano penalizzate eccessivamente.

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