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Napolitano contro la Lega: “secessione fuori dalla realtà”

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Andrea Luigi Gaetani

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto nella facoltà di Giurisprudenza di Napoli, rispondendo alle domande di docenti e studenti. «Non tocca a me fare nuove leggi, ma credo che la necessità di un nuovo sistema elettorale sia innegabile», così ha risposto Napolitano alla domanda sul sistema elettorale. Per il Presidente è necessario ricreare un sistema più diretto tra l’elettore e l’eletto, permettendo a chi vota di scegliere i propri candidati liberamente: «Un diverso meccanismo elettorale è necessario anche per determinare un ritorno di fiducia», ha aggiunto Napolitano. Il sistema elettorale corrente «ha interrotto un rapporto che esisteva fra elettore ed eletto. Non voglio idoleggiare sistemi elettorali del passato, ma solo dire che prima c’era un collegamento più diretto».

Napolitano, che è stato in Parlamento per 39 anni, è stato sempre eletto col proporzionale, se non l’ultima volta con l’uninominale maggioritario: «Anche per me – ha detto – la differenza era molto forte. Prima ero candidato in una circoscrizione Napoli-Caserta e dovevo rispondere a 2,5 milioni di elettori, dove rispondi a tutti e non rispondi a nessuno. Poi invece nel mio collegio c’erano 100 mila e passa elettori, ed era necessario rispondere più puntualmente».

Per il Presidente, chi viene eletto con il sistema elettorale corrente «non ha più la necessità di mostrare competenza, attività, capacità di rappresentare il suo elettorato per non rischiare, la volta successiva, di non farcela con le preferenze. Ai miei tempi per queste cose si rischiava proprio di non essere rieletti. Oggi mi pare che non sia più così, è più importante avere buoni rapporti con il partito».

Napolitano ha poi speso parole dure contro il partito leghista: «Il popolo padano non esiste, il messaggio è chiaro». Alla domanda su Bossi il Presidente ha risposto con una battuta: «Dovrebbe essere grato al professor Villone per come ha finemente elaborato il suo concetto perchè quello che si sente è spesso un incoraggiamento ridotto al minino sia dal punto di vista dell’espressione verbale che delle motivazioni».

Si arriva a parlare della secessione: «Cerco di capire da dove nascono queste nuove grida,  perchè si sono sentite già anni fa e Villone ha ricordato i precedenti tentativi di elaborare progetti di legge», sottolinea Napolitano, che poi continua facendo notare che «è già uno dei pochi buoni esempi dei tempi attuali il fatto che non siano stati riproposti» altri progetti di legge e quelli passati «siano finiti negli archivi del parlamento».

Continuando a parlare della Lega, Napolitano considera positiva la parziale “conversione” dei leghisti e il sistema del federalismo fiscale, facendo riferimento all’art 5 della Costituzione: «Lì si dice che la Repubblica è una e invisibile ed è lo stesso articolo in cui si dice che la Repubblica riconosce e valorizza le autonomie».

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Andrea Luigi Gaetani