Autunno caldo nel Nord, Torino batte tutti i record

Caldo record a Settembre: nel Nord Italia non si registravano temperature così alte da 150 anni. Il primato assoluto lo detiene Torino, che non faceva registrare temperature così alte in questo periodo dell’anno dal 1753, ben 258 anni fa. L’estate che ha arrancato a cominciare non vuole più saperne di lasciare il posto all’autunno. I locali all’aperto sono presi d’assalto, come anche le fontane e gli stabilimenti balneari, ancora pieni di turisti che si godono il mare ed il caldo, anche ad ottobre. La Liguria vede fiorire i ciliegi ed è ancora piena di turisti che affollano le sue spiaggie.

Quest’anno il prolungamento inaspettato dell’estate ha sconvolto un po’ le cose, soprattutto la stagione balneare, che in alcune regioni come la Puglia dovrebbe ufficialmente essere chiusa oggi. In Puglia però continuano ad arrivare turisti, la gente continua a voler andare al mare, perciò si troverà sicuramente un modo per prolungare la stagione balneare oltre il limite. Sono infatti scoppiate delle polemiche fra i dirigenti di alcuni stabilimenti balneari e le Regioni: i primi vogliono mantenere aperti i loro stabilimenti in questo primo weekend di ottobre, per i secondi c’è da fronteggiare una legge che lo impedirebbe. Ovviamente le leggi si possono eludere, come spesso accade, perciò molti stabilimenti oggi e domani esporranno il cartello «Aperto per la sola attività di elioterapia», per evitare problemi con i permessi.

Di certo il caldo record non piace a tutti: l’agricoltura ne risente molto, vedendo alterati di molto i suoi cicli abituali, inoltre anche il commercio sta riscontrando dei problemi. Se le vendite di condizionatori aumentano ancora, i negozi d’abbigliamento si ritrovano con le vetrine piene di capi invernali che nessuno si sogna di comprare con le temperature che sfiorano i 30 gradi. Per quanto riguarda i contadini, questi si vedranno costretti a spendere denaro per irragazioni extra, visto il caldo e la scarsità di pioggie. Inoltre, con questo caldo, potrebbe succedere che alcuni tipi di frutta e ortaggi assumano un colore diverso dal normale, dissuadendo gli acquirenti nel comprare un ciuffo di radicchio o una mela di colore un po’ “strano”.

Non resta che godersi questi ultimi caldi in attesa dell’autunno, ricordando però che gli sbalzi di temperatura spesso causano la proliferazione dei virus: già 60mila italiani sono stati colpiti dall’influenza.

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