Borse deboli in attesa del voto tedesco

Tutte le piazze finanziarie del Vecchio Continente hanno aperto deboli stamane, in seguito al clima di attesa per l’esito del voto del Bundestag, che dovrà esprimere la posizione della Germania sul rafforzamento dell’Efsf, il Fondo di salvataggio europeo. In realtà, il voto è scontato, nel senso che sicuramente ci sarà un sì, tuttavia, sarà essenziale verificare se la maggioranza di centrodestra che sostiene il governo Merkel sarà auto-sufficiente, altrimenti c’è il rischio dell’apertura di una crisi politica, che non avrebbe certamente conseguenze positive sui mercati dell’Eurozona, riguardando il Paese-pilastro dell’intera area euro.

Piazza Affari oscilla intorno alla parità, mentre sono il lieve calo i bond governativi, per via del clima di prudente attesa. I Bund tedeschi a dieci anni, al momento, esitano rendimenti vicinissimi alla soglia del 2%. Nelle scorse sedute, il decennale tedesco è arrivato a rendere un minimo record dell’1,648%.

E oggi, il Tesoro italiano completa la settimana di emissioni intense di titoli del debito, con il collocamento di BTp con scadenza 2014, per il valore tra 2,5 e 3,5 miliardi. Oltre ai triennali, saranno offerti anche BTp con scadenza 2022, per il valore compreso tra 1,5 e 2,5 miliardi. In asta anche BTp decennali, con scadenza 31 agosto 2021, per la cifra di 1-2 miliardi. Infine, saranno emessi pure CcTeu con scadenza dicembre 2015, per un importo compreso tra o,5 e 1 miliardo.

Ma il vero timore, secondo alcuni traders, non è tanto legato al voto in Germania, quanto alla possibilità che le banche detentrici dei bond ellenici debbano sobbarcarsi un onere maggiore per il salvataggio della Grecia, rispetto a quanto preventivato il 21 luglio.

 

 

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